António de Oliveira Salazar: differenze tra le versioni

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|suffisso onorifico = [[Ordine della Torre e della spada|GCTE]], [[Ordine di San Giacomo della Spada|GCSE]], [[Ordine dell'infante Dom Henrique|GColIH]], [[Ordine dell'Impero Coloniale|GCIC]]
|partito = Centro Accademico della Democrazia Cristiana (prima del 1930)<br />[[Unione Nazionale (Portogallo)|Unione Nazionale]] (1930-1970)
|tendenza =
|tendenza = [[Antonio de Oliveira Salazar|Salazarismo]]:<br>{{•}}[[Fascismo clericale]]<br>{{•}}[[Tradizionalismo (filosofia)|Tradizionalismo]]<br>{{•}}[[Nazionalismo]] [[Portogallo|portoghese]]<br>{{•}}[[Sciovinismo]]<br>{{•}}[[Militarismo]]<br>{{•}}[[Corporativismo]]<br>{{•}}[[Anticomunismo]]<br>{{•}}[[Conservatorismo nazionale]]<br>{{•}}[[Integralismo politico|Integralismo lusitano]]<br>{{•}}[[Integralismo religioso#Integralismo cattolico|Integralismo cattolico]]
|titolo di studio =
|alma mater = [[Università di Coimbra]]
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Nel [[1968]] fu colpito da un infarto invalidante (conseguenza postuma di un banale incidente domestico) e dovette abbandonare il potere: rimase nella leggenda la storia secondo cui per alcuni mesi nessuno osò annunciargli che non era più il Presidente del Consiglio<ref>Meneses, Filipe de. Salazar: A Political Biography. pp. 608-609. ISBN 978-1-929631-90-2</ref>. Nel [[1968]] gli successe [[Marcello Caetano]], che resterà in carica fino al ritorno della democrazia in Portogallo, avvenuto con la [[Rivoluzione dei garofani]], il 25 aprile [[1974]]. Salazar morì il 27 luglio [[1970]].
 
'''Il salazarismo come "fascismo portoghese"''''''
 
Il dibattito storiografico sulla natura filosofica politica dell'Estado Novo salazarista è assai ampio. Stanley G. Payne, nel suo saggio ''Il fascismo'' (Universale storica Newton) ha ben riassunto le tesi di quella corrente storiografica che vede nel Salazarismo un esperimento di conservatorismo classico non fascista; medesima tesi è affermata da Antonio Costa Pinto, autore di un notevole saggio su "Fascismo e Nazionalsindacalismo in Portogallo 1914-1945" pubblicato in lingua italiana da Rubbettino editore.