Bologna (periodico): differenze tra le versioni

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XVII secolo
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''Bologna'' fu la prima [[gazzetta]] ad essere pubblicata nella città felsinea, ad opera del [[notaio]] Lorenzo Pellegrini<ref>{{cita web|url=http://www.chieracostui.com/costui/docs/search/schedaoltre.asp?ID=13124|titolo=Scheda di Lorenzo Pellegrini - Chi era Costui|accesso=7 giugno 2019}}</ref>. Come le altre gazzette del periodo, non aveva una testata: la prima pagina non conteneva un titolo più grande degli altri. Col passare del tempo il nome della città acquisì una maggiore importanza (fu impresso con caratteri sempre più grandi fino ad estendersi su tutto lo spazio in alto nel foglio). Di formato doppio rispetto a un libro (formato protocollo), conteneva le notizie provenienti dall'Italia e dall'estero. Nato come settimanale (giorno di uscita il mercoledì), dal gennaio [[1709]] il ''Bologna'' divenne bisettimanale, con uscite il mercoledì e il sabato. In quell'occasione cambiò il formato della pagina, passando da una colonna a due colonne.
 
[[File:Bologna (periodico) 2 marzo 1678.png|thumb|Un estratto di cronaca bolognese del 1678]]
In un periodo storico in cui in Europa non esisteva ancora la [[libertà di stampa]] (il potere politico poteva proibire in qualsiasi momento la pubblicazione di un giornale), l'unica regola per poter pubblicare un giornale era ottenere il "[[privilegio (diritto comune)|privilegio]]" dalle autorità<ref>{{cita web|url=http://www.bertozzihouse.it/luc/04.pdf|titolo=Trecento anni di giornalismo bolognese|accesso=7 giugno 2019}}</ref>. Il Senato bolognese ne concesse uno solo e Pellegrini batté sul tempo gli altri stampatori della città. Conservò il privilegio di stampa fino alla morte, avvenuta nel 1685. Dopo di lui il ''Bologna'' fu continuato dagli stampatori Monti, i quali seguitarono a pubblicarla fino al [[1708]], anno in cui la gazzetta passò alla famiglia Sassi. In quell'anno, infatti, il nuovo proprietario Giovan Battista Sassi ottenne formale «approvazione e privilegio» dall'autorità centrale.