Assioma: differenze tra le versioni

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Un assioma in ambito geometrico viene chiamato '''[[postulato]]'''.
 
Un ''postulato'' si differenzia da un assioma in quanto è introdotto per dimostrare proposizioni che altrimenti non potrebbero essere dimostrate. In altri termini si può definire come una semplicissima "teoria ''[[ad hoc]]''", accettata grazie alla sua utilità.<ref>{{Citazionecita necessariapubblicazione|nome=Penelope|cognome=Maddy|rivista=Journal of Symbolic Logic|titolo=Believing the Axioms, I|volume=53|numero=2|anno=1988|mese=giugno|pp=481–511|doi=10.2307/2274520}}</ref>
 
In [[matematica]] il termine postulato invece ha il significato più preciso di ''[[assioma (matematica)|assioma non-logico]]'', cioè di assioma specifico di una particolare teoria matematica.
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Questa derivazione può essere confrontata con quella di ''aitēma'', il quale esprime pure il risultato di una certa azione, ma questa volta l'azione è quella espressa dal verbo ''aiteō'', il quale denota l'atto di chiedere, domandare o pretendere. L'''aitēma'' è dunque il frutto di una "pretesa" o di una "richiesta": si chiede appunto all'interlocutore di assumere per vero un certo enunciato. In latino si ha invece il verbo ''postulo'', che pur avendo una diversa origine etimologica (deriva probabilmente dalla radice ''*prek-'', che esprime proprio l'atto di chiedere e domandare), ha esattamente lo stesso significato del suddetto verbo greco, per cui l'esatta traduzione di ''aitēma'' è ''postulatum''.
 
==Note==
<references/>
 
== Voci correlate ==