Gallo-romani: differenze tra le versioni

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Il termine "gallo-romano" descrive la cultura [[Romanizzazione (storia)|romanizzata]] della [[Gallia]] sotto il dominio dell'[[Impero romano|Impero Romano]]. Il fenomeno fu caratterizzato dall'adozione da parte dei Galli della morale e dello stile di vita romani, in un contesto unicamente gallico. La ben studiata fusione di culture in Gallia offre agli storici un modello con il quale confrontare e contrapporre gli sviluppi paralleli della romanizzazione in altre province romane meno studiate.
 
L'[[Interpretatio romana|’interpretatiointerpretatio romana]] offriva nomi romani per le divinità galliche come il dio fabbro Gobannus, [3]. Delle divinità celtiche solo la patrona dei cavalli [[Epona]] entrò nelle culture delle altre provincie romanizzate, oltre i confini della Gallia.
 
Le [[Invasioni barbariche del V secolo|invasioni barbariche]] all'inizio del V secolo imposero alla cultura gallo-romana cambiamenti fondamentali nella politica, nella struttura economica, nell'organizzazione militare. L'insediamento gotico del 418 offrì una doppia lealtà, poiché l'autorità romana occidentale si disintegrò a Roma. Il dramma della classe dirigente altamente romanizzata è esaminato da R.W. Mathisen, le battaglie del vescovo [[Ilario di Arles]] di M. Heinzelmann.