Spezie: differenze tra le versioni

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Col termine '''spezie''' si indicano genericamente sostanze aromatiche di origine [[Plantae|vegetale]] (ad esempio [[Artemisia dracunculus|dragoncello]], [[thymus|timo]], [[melissa officinalis|melissa]], [[ginepro]], [[maggiorana]], [[zafferano]]) che vengono usate per aromatizzare e insaporire cibi e bevande, e, specialmente in passato, usate anche in medicina e in farmacia.<ref>{{cita|Enciclopedia Treccani}}.</ref> La parola è "spezie" anche al singolare (deriva da "specie"), ma nell'uso familiare è diffusa anche la forma "spezia"<ref>{{Treccani|spezie|v=1}}</ref>.
 
Molte di queste sostanze hanno anche altri usi, ad esempio per la [[Conservazione degli alimenti|preservazione del cibo]], in rituali [[religione|religiosi]], [[cosmesi]] o [[profumeria|sesso ]]
Ad esempio, la [[curcuma]] è usata anche nell'[[ayurveda]]; la [[Glycyrrhiza glabra|liquirizia]] ha proprietà officinali; l'[[aglio]] viene usato come vegetale nella cucina.