Leone V l'Armeno: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎L'assassinio: Corretta grammatica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione Android
m Piccole correzioni alla sintassi
Riga 58:
[[File:54-manasses-chronicle.jpg|thumb|upright=1.4|Leone V che insegue [[Krum]], in una miniatura del [[XIV secolo]] della ''Cronaca'' di [[Costantino Manasse]].]]
 
Il primo obbiettivo di Leone era di riportare l'impero all'antica forza,<ref name=autogenerated1 /> ma il regno di Leone non iniziò con i migliori auspici: la sconfitta dei Bizantini nella battaglia di Versinicia aveva portato all'avanzata dei Bulgari,<ref name=Ostrogorsky179>{{cita|Ostrogorsky|p. 179.}}</ref> che il 17 luglio [[813]] si erano accampati sotto le [[mura di Costantinopoli]]. Krum sapeva che i suoi uomini non potevano conquistare Costantinopoli, viste le forti difese chedella avevacittà.<ref name=Ostrogorsky179/> Mandò così un messaggero a Leone, dicendo che si sarebbe ritirato se gli fossero stati dati in tributo bauli pieni di pregiate vesti bizantine e alcune bellissime vergini bizantine. Leone volle parlamentare direttamente con Krum: l'incontro sarebbe avvenuto nella parte settentrionale delle mura di Costantinopoli. Leone sarebbe arrivato per mare con una piccola scorta disarmata, Krum invece da terra, anch'egli con una piccola scorta disarmata.<ref name=Ostrogorsky179/>
 
Krum accettò senza problemi e si diresse a cavallo nel punto indicato da Leone. Il [[basileus]] arrivò poco dopo l'arrivo del khan, accompagnato da un suo cortigiano, Exabulios. I due stavano per concludere l'accordo di pace quando, da un cenno che Exabulios aveva fatto con la testa, Krum capì che gli era stata tesa un'imboscata. Corse verso il suo destriero, vi montò sopra, e iniziò a scappare al galoppo; immediatamente da un nascondiglio sbucarono tre arcieri bizantini, che riuscirono a colpire il khan. Fortunatamente per Krum, le ferite non erano gravi, ma ciò che veramente lo feriva era la sua fiducia tradita: pertanto giurò a sé stesso che l'avrebbe fatta pagare cara all'impero.
Riga 69:
Krum, enormemente offeso, decise che l'anno successivo avrebbe distrutto le mura di Costantinopoli e con esse l'impero bizantino. Prima che si concludesse l'anno, il khan voleva ancora una volta razziare l'impero e, nonostante l'avvicinarsi dell'inverno, Krum approfittò del buon tempo per inviare un esercito di 30.000 soldati in [[Tracia]], dove conquistò [[Lüleburgaz|Arcadiopoli]] e catturò circa 50.000 persone. Il bottino di guerra arricchì Krum e la sua nobiltà, e includeva elementi architettonici utilizzati nel ripristino di [[Pliska]], che venne ricostruita grazie al lavoro degli artigiani bizantini prigionieri.
 
Intanto in Bulgaria, Krum ordinò l'approntamento di una potente artiglieria, per poter così demolire le mura di Costantinopoli. Le cronache riportano che il khan fece costruire scale, arieti, macchine d'assedio altissime, catapulte che potevano lanciare grossi massi e torce fiammeggianti. Nei primi giorni di primavera, la notizia che Krum era pronto ad assediare Costantinopoli arrivò nella capitale bizantina e Leone ordinò alla popolazione di lavorare giorno e notte al rinforzo delle mura. Ma la fortuna fu dalla parte dei Bizantini; infatti il 13 aprile [[814]], Krum morì a causa di un attacco d'epilessia, che durò qualche minuto, mentre era in marcia alla volta di Costantinopoli.<ref name =Ostrogorsky179/> Leone approfittò del temporaneo disordine per attaccare i Bulgari nei pressi di Mesembria, dove li sconfisse. A Krum successe al trono il giovane e inesperto figlio [[Omurtag di Bulgaria|Omurtag]], che non aveva tempo per far guerra ai Bizantini, visto che l'aristocrazia bulgara si era ribellata: per questo nell'[[815]] firmò un trattato di pace con l'impero, che durò trent'anni.<ref name=Ostrogorsky179/> Per l'impero si profilava un periodo di pace, vistodato che a Occidente la ''[[pax Nicephori]]'' era ancora solida e a Oriente, il [[califfo]] [[al-Ma'mun|Ma'mun]] era impegnato a [[Baghdad]] a sedare una rivolta dell'aristocrazia.<ref name=Ostrogorsky179/>
 
=== Reintroduzione dell'iconoclastia ===
Riga 109:
Alcune parti del corpo di Leone furono buttate in una latrina, per poi essere ripescate per ordine di Michele, che era stato liberato e incoronato imperatore a Santa Sofia, con il nome di [[Michele II l'Amoriano]]. I resti dell'imperatore furono portati all'[[ippodromo di Costantinopoli]], per far vedere alla popolazione, che il sovrano era morto e che il suo posto era stato preso dall'usurpatore Michele. Alla fine i poveri resti di Leone, furono caricati su un mulo e portati al porto, dove furono dati alla vedova Teodosia che aspettava, insieme ai quattro figli e alla madre di Leone, la nave che li avrebbe portati alle isole dei Principi, dove sarebbero rimasti in esilio. Ma i mali per la famiglia di Leone non erano finiti, perché Michele ordinò che i figli di Leone fossero castrati, in modo che non potessero mai reclamare il trono dei basileis, e il figlio più giovane, Teodosio, morì durante l'operazione.<ref>Teofano Continuato, 40-41, 7.</ref>
 
La tragica fine di Leone merita alcune riflessioni. Se da un lato egli era uso ad espedienti spregiudicati aveva però ben governato. Le sorti dell'Impero erano state risollevate e la rinnovata potenza militare aveva garantito una pace durevole. Il suo assassinio non ha pertanto giustificazioni politiche, anche considerando che pure Michele era iconoclasta; le ragioni andranno piuttosto cercate nelle ambizioni personali di costui, chein era statoprecedenza il migliore amico dell'imperatore.<ref>Teofano Continuato, 30, 14-15.</ref>
 
== Famiglia ==