Processione (teologia): differenze tra le versioni

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La '''processione''' è un concetto prettamente [[teologia|teologico]], presente nella [[dottrina cristiana]], oltre che in [[filosofia]]. Essa designa l'attività con cui, nell'unica [[Sostanza (filosofia)|Sostanza]] di [[Dio]], vengono generate le tre Persone, o [[ipostasi]], di cui Egli è composto.
 
==Processioni trinitarie==
Dio (concepito dunque non staticamente) genera le ipostasi senza che tuttavia queste divengano entità separate poiché rimangono in Lui. Si parla in proposito di ''[[consustanzialità]]'': i tre livelli spirituali in cui Dio si articola sono fatti della stessa sostanza divina. Nel [[Cristianesimo]] queste tre realtà o ipostasi sono: [[Dio Padre|Padre]], [[Dio Figlio|Figlio]], e [[Spirito Santo]].
[[File:Filioque.JPG|thumb|upright=1.1|left|''Spirazione'' dello [[Spirito Santo]] in una rappresentazione del 1450 a [[Boulbon]] in [[Provenza]] (Francia), ora nel [[Museo del Louvre]].]]
Dio, (concepito dunque non staticamente), genera le ipostasi senza che tuttavia queste divengano entità separate poiché rimangono in Lui. Si parla in proposito di ''[[consustanzialità]]'': i tre livelli spirituali in cui Dio si articola sono fatti della stessa sostanza divina. Nel [[Cristianesimo]] queste tre realtà o ipostasi sono: [[Dio Padre|Padre]], [[Dio Figlio|Figlio]], e [[Spirito Santo]].
Nella [[Trinità (cristianesimo)|Trinità]] cattolica si distinguono in particolare due processioni: il [[Dio Padre|Padre]] genera il [[Figlio di Dio|Figlio]], mentre dal Padre e dal Figlio procede lo [[Spirito Santo]].<ref>Secondo il [[rito bizantino|rito cristiano greco-ortodosso]] lo Spirito Santo procede esclusivamente dal Padre, a differenza di quello professato dai Cattolici romani che, nel [[Credo (liturgia)|Credo]], hanno aggiunto la parola ''[[Filioque]]'' («e dal Figlio»).</ref> La prima è chiamata ''generazione'', la seconda è detta ''spirazione''. Il Padre invece non ha alcuna processione, resta totalmente [[trascendente]] senza manifestarsi nella [[storia]].
 
Nella [[Trinità (cristianesimo)|Trinità]] cattolica si distinguono in particolare due processioni: il [[Dio Padre|Padre]] genera il [[Figlio di Dio|Figlio]], mentre dal Padre e dal Figlio procede lo [[Spirito Santo]].<ref>Secondo il [[rito bizantino|rito cristiano greco-ortodosso]] lo Spirito Santo procede esclusivamente dal Padre, a differenza di quello professato dai Cattolici romani che, nel [[Credo (liturgia)|Credo]], hanno aggiunto la parola ''[[Filioque]]'' («e dal Figlio»).</ref> La prima è chiamata ''generazione'', la seconda è detta ''spirazione''.<ref Ilname=scarafoni>Paolo PadreScarafoni, invece''Il nonDio hapresente'', alcunapp. processione162-178, restaTorino, totalmenteG. [[trascendente]]Giappichelli senza manifestarsi nellaeditore, [[storia]]2013.</ref>
{{citazione|Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e ''procede'' dal Padre e dal Figlio [...]|Dal ''[[Credo niceno-costantinopolitano]]''}}
Il Padre invece non ha alcuna processione, resta totalmente [[trascendente]] senza manifestarsi nella [[filosofia della storia|storia]].
 
==La processione dal punto di vista dottrinario==
La processione stabilisce dei particolari legami di [[Relazione (filosofia)|Relazione]] reciproca. La generazione del Figlio, [[Logos|Verbo]] di Dio, è essenzialmente un [[Conoscenza|processo conoscitivo]]: nel proprio Figlio il Padre conosce se stesso. Lo Spirito Santo è invece relazione d'[[amore]]: è il dono che il Padre e il Figlio si scambiano vicendevolmente.<ref name=scarafoni/>
 
===Storia del concetto===
L'influsso della concezione trinitaria cristiana si ebbe già in un pensatore pagano: [[Plotino]] di Licopoli, il quale dall'[[Uno (filosofia)|Uno]] faceva derivare il ''Nous'' o [[Intelletto]], che a sua volta generava l'[[Anima]]. In Plotino tuttavia questa processione avveniva in senso [[subordinazionismo|digradante]].
[[File:Plotino-circolo.png|thumb|upright=1.3|Il circolo nella filosofia di Plotino: dalla processione all'[[anima]] [[natura umana|umana]]; dalla [[contemplazione]] all'[[estasi]] divina.]]
L'influsso della concezione trinitaria cristiana si ebbe già in un pensatore pagano: [[Plotino]] di Licopoli, il quale dall'[[Uno (filosofia)|Uno]] faceva derivare il ''Nous'' o [[Intelletto]], che a sua volta generava l'[[Anima]]. In Plotino tuttavia questa processione avveniva in senso [[subordinazionismo|digradante]].
 
Egli spiegava questo rapporto di «processione» in maniera complementare a quello di «[[conversione (teologia)|conversione]]» o ''epistrophé'', che consiste viceversa nella [[contemplazione]] della realtà di provenienza, e quindi nella risalita. La stessa [[natura umana|anima umana]], situata nel punto più basso dell'[[emanazione]] dominato dalla materia, può decidere di sua [[libero arbitrio|libera iniziativa]] di invertire la necessità della dispersione, risalendo verso la contemplazione dell'[[idea|intelligibile]].
 
Oltre alla potenza espansiva discendente, e a quella contemplativa risalente, [[Proclo]] evidenziava come ogni ipostasi possieda anche quella di «manenza», per cui essa resta al contempo in se stessa.<ref>[[Roberto Radice]], ''Plotino'', § 6, ''La fortuna e gli influssi: i seguaci diretti di Plotino'', RCS Mediagoup, 2014.</ref> La processione neoplatonica non è da intendersi pertanto come [[creazione (teologia)|creazione]], perché non vi è sostanziale alterità fra i gradi inferiori e quelli superiori.
<ref>{{cita testo|url=http://www.liceogalvani.it/download_file.php?id=20371|titolo=Plotino e il neoplatonismo|editore=RCS Libri S.p.A./La Nuova Italia|autore=A. La Vergata, F. Trabattoni|pubblicazione=Filosofia, cultura, cittadinanza|p=1|anno=2011}}</ref>
In Plotino e nel suo seguace Proclo, tuttavia, questa processione avveniva appunto in senso [[subordinazionismo|digradante]].
 
[[Origene Adamantio]] e poi [[Gregorio Nazianzeno]] affermarono invece per la prima volta un rapporto paritario e non di subordinazione fra le tre ipostasi.
 
[[Agostino d'Ippona]] e [[Tommaso d'Aquino]] approfondirono quindiulteriormente la natura della processione divina, affermando che le tre Persone non possono essere tre sostanze diverse, altrimenti si avrebbero tre [[divinità]]. Essi insistettero sul concetto di [[relazione (filosofia)|relazione]], quale ragione dell'articolarsi di un'unica natura divina in tre Persone distinte.<ref>Paolo Gamberini, ''Un Dio relazione: breve manuale di dottrina trinitaria'', Roma, Città Nuova, 2007.</ref>
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*[[Luigi Pelloux]], ''L'assoluto nella dottrina di Plotino'', Vita e Pensiero, 1994
*[[Maria Luisa Gatti Perer]], ''Plotino e la metafisica della contemplazione'', introduzione di [[Giovanni Reale]], Vita e Pensiero, 1996
*[[Battista Mondin]], ''Storia della teologia'', 4 voll., Edizioni Studio Domenicano, 1996
*Paolo Scarafoni, ''Il Dio presente'', Torino, G. Giappichelli editore, 2013
 
==Voci correlate==
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*[[Teologia cristiana]]
 
{{Portale|filosofia|cristianesimo|religione}}
 
[[Categoria:Concetti e principi filosofici]]