Arte sacra: differenze tra le versioni

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==== Altri tipi di edificio ====
Altro luogo importante è la basilica, edificio utilizzato dai romani per questioni civili e poi ripreso dai cristiani per lo svolgimento di funzioni religiose. Inizialmente era stata pensata a pianta rettangolare con poche decorazioni; successivamente i cristiani aggiunsero una navata più piccola e abbellirono gli interni con colonnati e absidi. Vennero costruiti anche edifici dedicati esclusivamente al culto dei martiri, a battistero o a mausoleo, a pianta circolare.
 
==== Funzioni dell'arte cristiana ====
 
In sintesi, l’arte cristiana si può considerare come la confluenza di tre concetti fondamentali: realismo, [[idealismo]] e [[simbolismo]]. Con il termine realismo si indica la concretezza storica della vita di Gesù, sottolineando la sofferenza che ha vissuto durante la passione. Con il termine idealismo, invece, si esprime la presenza di Dio nell'incarnazione, per ricordare che colui che soffre e muore martire è il vero vincitore.
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====Pittura sacra nel Seicento====
 
Il [[Seicento]] è stato il secolo della [[controriforma]] cattolica. In questi anni, l’arte diventa il principale strumento per comunicare, perché, proprio grazie all'arte sacra che i pittori, scultori e architetti si pongono l’obiettivo si persuadere [[eretici]] e dubbiosi, riconducendoli alla dottrina cattolica. L’arte sacra si pone anche l’obiettivo di comunicare. Dato che le messe erano dette esclusivamente in latino, uno dei modi per la gente meno acculturata e analfabeta di comprendere i fondamenti della religione, era tramite l’arte sacra. I temi dell’arte sacra del seicento erano il sentimento, le passioni della gente comune. Questo per appunto far coniugare nell'arte l’idealismo, fatto di armonia, proporzione, decoro ecc. con il realismo. Per realismo, infatti, si intende che le figure del Cristo, della Madonna o degli apostoli, avevano come modello persone comuni: giovani inquieti, belle popolane, vecchi rugosi.

Un esempio di pittura sacra del Seicento è [[Caravaggio]]. Egli, nei suoi quadri, rappresentava la realtà così com'era. I modelli e le modelle erano rappresentati con tale verismo da sembrare quasi reali. Le sue due opere più importanti furono: ''[[morte della Vergine]]'' (1606) e ''[[San Matteo e l'angelo]]''. Questo “realismo” di Caravaggio si diffuse in tutta Europa, grazie ai soggiorni di artisti stranieri in Italia, ma anche grazie alle opere dei caravaggisti italiani emigrati all'estero. Tra gli artisti spagnoli ricordiamosi ricordano in particolare [[Diego Velàzquez]] e [[Francisco de Zurbaràn]]. In Spagna, per tutto il Seicento, l’arte fu influenzata dall'intolleranza che la chiesa assunse. Infatti non vennero più rappresentate immagini che diffondevano gioia e felicità, ma il tema principale divenne il martirio dei santi, che suscitavano pentimento e sacrificio. Si era creata una nuova visione della religione basata soprattutto sul dolore e sulla mortificazione. Per rappresentare tale sofferenza, nei dipinti i colori si scurirono.<ref>{{cita |L'avvento della pittura sacra nei secoli}}.</ref>
 
===Ebraismo===