Lingue gallo-italiche: differenze tra le versioni

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* la [[lenizione]], ovvero la trasformazione delle occlusive sorde intervocaliche del latino in sonore.
* L'utilizzo del pronome clitico soggetto obbligatorio, proprio come in francese, per dare senso a verbi che altrimenti non ne avrebbero data la caduta delle finali delle coniugazioni.
* Unsecondo Fiorenzo Toso, un tempo molti dialetti altoitaliani (es.: piemontese e veneto) possedevono i plurali sigmatici<ref>Fiorenzo Toso, "confine linguistico.</ref> e la coniugazione della seconda persona del singolare con -''s'' finale.
 
Nonostante la ricca variazione linguistica, sono presenti nelle lingue gallo-italiche caratteri di unitarietà<ref>The Oxford guide to the Romance languages, Adam Ledgeway, Martin Maiden (a cura di), OUP Oxford, Oxford, 2016, pag. 202</ref>.