Storia economica del Regno Unito: differenze tra le versioni
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{{vedi anche|Impero britannico}}
Durante la rivoluzione industriale l'impero divenne meno importante e meno apprezzato. La sconfitta britannica nella [[Guerra d'indipendenza americana]] (1775-1783) la privò delle sue colonie più grandi e più sviluppate. Questa perdita portò la consapevolezza che le colonie non erano particolarmente vantaggiose dal punto di vista economico per l'economia domestica.<ref>{{cita libro |nome=Piers |cognome=Brendon |titolo=The Decline and Fall of the British Empire, 1781-1997 |editore=Alfred A. Knopf |anno=2008 |isbn=978-0-30726-829-7}}</ref> Ci si rese conto che i costi di occupazione delle colonie superavano spesso il rendimento finanziario per il contribuente. In altre parole, l'impero formale non offriva grandi benefici economici quando il commercio sarebbe continuato, indipendentemente dal fatto che le entità politiche oltremare fossero nominalmente sovrane o meno. La rivoluzione americana contribuì a dimostrarlo mostrando che la Gran Bretagna poteva ancora controllare gli scambi con le colonie senza dover pagare per la loro difesa e il loro governo. Il capitalismo incoraggiò i britannici a concedere l'autogoverno alle loro colonie, a partire dal [[Storia del Canada|Canada]], che divenne unificato e in gran parte indipendente nel 1867, e dall'[[Storia dell'Australia|Australia]], che ne seguì l'esempio nel 1901.<ref>{{cita|Cain e Hopkins (2001)}}.</ref>
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===Napoleonic wars===
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