Presbitero: differenze tra le versioni

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* ad [[Alessandria d'Egitto]] il [[Atanasio di Alessandria|vescovo Atanasio]] (morto nel [[373]]) cominciò a proporre una forma di vita comune dei preti proprio sul modello dei monaci cenobiti;
* a [[Costantinopoli]] [[Giovanni Crisostomo]] (morto nel [[407]]) parlava già di ''presbyteri monastice viventes'' ("preti che vivono alla maniera dei monaci”);{{cn}}
* a [[Ippona]] il [[Agostino d'Ippona|vescovo Agostino]] abitava con i suoi presbiteri ispirandosi alla ''apostolica vivendi forma'' ("il modo di vivere degli [[apostoli]]")<ref>L'espressione è stata tradizionalmente utilizzata lungo i secoli in riferimento alla ''[[Regola di sant'Agostino|Regula Augustini]]'', sia nella versione adottata dai [[Ordine di Sant'Agostino|monaci agostiniani]], sia in quella dei [[Canonici regolari|canonici regolareregolari]]. QuestaAlla formulazionelettera, tuttavia, questa formulazione non è presente alla lettera in nessuno scritto di Agostino.; Sisi ritrova, però, un cenno simile nel Sermone 356, ''De moribus clericorum secum habitantium'':
{{citazione|Il nostro modello di riferimento e la pratica che già realizziamo, con l'aiuto di Dio, sono indicati nei brani degli [[Atti degli Apostoli]] di cui sarà data lettura ora. [...] Così vi sarà davanti agli occhi il modello che desideriamo realizzare.|''Aurelii Augustini opera omnia. Editio latina'' > [[Patrologia Latina|PL]] 38 > Sermones|Quomodo autem vivere velimus, et quomodo Deo propitio iam vivimus, [...] de libro Actuum Apostolorum vobis lectio recitabitur, ut videatis ubi descripta sit forma, quam desideramus implere.|lingua=la}}
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