Carabina Quigley: differenze tra le versioni

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Dopo alcuni giorni la carovana giunge al ranch Marston Waters. Marston è ansioso di conoscere Quigley: il proprietario terriero aveva mesi prima messo un annuncio su tutti i giornali del mondo alla ricerca di un ottimo tiratore di [[fucile]] (di cui avrebbe avuto bisogno per difendere il proprio bestiame dagli attacchi dei [[dingo]], i cani selvatici australiani) ed era rimasto impressionato dalla risposta di Quigley, il quale aveva rimandato indietro la carta ove era stampato l'annuncio forata da 5 buchi di pallottola, affermando che erano stati fatti col fucile ad una distanza di 900 [[iarda|iarde]] (poco più di 800 metri). Marston chiede una dimostrazione e Quigley mette in luce tutta la propria abilità di tiratore, riuscendo a colpire con il proprio fucile, uno "Sharps Buffalo Rifle" modificato a canna lunga, un piccolo secchio posto a centinaia di metri di distanza.
 
Rimasto sorpreso dalla mira dell'americano, Marston lo assume. La sera a cena Marston rivela a Quigley di essere un appassionato del [[Far West]], soprattutto del celebre [[Wild Bill Hickok]], e gli chiede se, oltre al fucile, è pratico del revolver inventato da [[Samuel Colt]]. Quigley dichiara di non aver mai saputo di cosa farsene, mentre Marston si vanta di essere un ottimo tiratore con la pistola, lasciando trapelare un certo rammarico di non essere anch'egli un pistolero americano. A breve Marston gli spiega in cosa veramente consisterà il suo lavoro: più che ai dingo, dovrà sparare agli [[australiani aborigeni|aborigeni]] della zona («''il popolo più arretrato del mondo''» secondo Marston), che attaccherebbero sovente il bestiame e il ranch. Quigley accoglie la notizia con rabbia e disgusto e, non volendo ovviamente contribuire allo sterminio di un popolo innocente e martoriato, scaraventa Marston fuori dalla sala da pranzo. Gli uomini di Marston circondano subito la casa, cercando di prendere Quigley, il quale viene però tramortito da Kunkurra, un aborigeno che lavora da Marston in qualità di maggiordomo. Solo Cora prende le difese di Quigley, ma in breve i due vengono malmenati e, privi di sensi, trascinati lontani dal ranch a due giorni di viaggio, senza acqua né cibo. Fortunatamente Quigley riprende i sensi un attimo prima che i due uomini di Marston incaricati di abbandonarli nel deserto australiano se ne vadano e, con un trucco, uccide con un coltello uno dei due che si era avvicinato e poi, con lo Sharp strappato dalle mani di questo, uccide con un colpo da lontano il compagno che stava scappando sul carro.
 
Quigley e Cora vagano a questo punto nel deserto, sotto il sole cocente, e in breve perdono i sensi. Quando la loro sorte sembra segnata, vengono soccorsi da una tribù di aborigeni, presso i quali si ristabiliscono completamente. I due si integrano con i loro soccorritori, conoscendo più a fondo la straordinaria cultura di questo popolo millenario. In più Quigley e Cora entrano in maggiore confidenza e lei gli rivela la sua triste storia. La giovane donna, nata in [[Texas]], aveva anni prima inavvertitamente soffocato il proprio figlioletto mettendogli una mano sulla bocca per non farlo piangere, dopo che un gruppo di [[comanche]] ubriachi aveva fatto irruzione in casa sua. Al ritorno il marito, Roy, l'aveva condotta al porto più vicino e messa sulla prima nave in partenza (diretta in Australia), dicendole «''Non voglio una donna capace di ammazzare mio figlio per salvarsi la pelle''». Probabilmente tale esperienza aveva condizionato l'integrità mentale di Cora, la quale per buona parte del film scambia Quigley per Roy, credendo che il marito l'avesse perdonata e fosse andato in Australia per riportarla a casa.