Partizione (informatica): differenze tra le versioni
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==Finalità==
Se l'utente ha la necessità di utilizzare più [[sistema operativo|sistemi operativi]] sul medesimo [[computer]] ([[dual boot]]) deve necessariamente suddividere l'hard disk in più partizioni in modo da poter assegnare a ogni sistema operativo almeno una partizione da gestire. Ovviamente, se l'utente ha più di un hard disk, non è costretto a partizionarli, dato che può assegnare un intero hard disk a ogni sistema operativo.
L'alternativa al partizionamento fisico e successiva installazione del nuovo OS è il ricorso alla [[virtualizzazione]], ormai sempre più diffusa sia in ambiente [[desktop computer|desktop]] che in ambiente [[server]], ovvero la creazione di una [[macchina virtuale]] su cui gira il nuovo sistema operativo ospite emulando il comportamento di una macchina fisica, procedura che consente di evitare il partizionamento del disco.
Suddividere l'hard disk in più partizioni permette di suddividere logicamente anche i [[dati]]. Per esempio si potrebbe realizzare una partizione per i dati e una per il sistema operativo e le [[applicazione (informatica)|applicazioni]]. La partizione con il sistema + applicazioni si chiamerà ''partizione di sistema'', l'altra ''partizione dati''. Con questa suddivisione logica in caso di malfunzionamento [[software]] del computer, l'utente potrà formattare la partizione con il sistema operativo e le applicazioni senza perdere i dati presenti nell'altra partizione o doverne fare un [[backup]]. In tal modo il sistema diventa più [[robustezza (informatica)|robusto]] ai [[guasto|guasti]] e sul fronte della [[sicurezza informatica|sicurezza]] alle infezioni da [[virus (informatica)|virus]] informatici rimanendo decisamente più mantenibile.
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