I radar meteo inviano impulsi direzionali di radiazione a [[microonde]], per la durata di un microsecondo, utilizzando un magnetron[[klystron]], tubo collegato attraversoda una guida d'onda ada una [[antenna parabolica]]. Le lunghezze d'onda da 1 a 10 cm sono circa dieci volte il diametro delle particelle di ghiaccio o goccioline di interesse, perché lo [[scattering di Rayleigh]] si verifica a queste frequenze. Ciò significa che la parte di energia di ogni impulso di rimbalzo fuori queste piccole particelle, torna in direzione della stazione radar. Dopo aver inviato un impulso, lo strumento rimane ad ascoltare eventuali segnali di ritorno per circa un millisecondo: quest'attesa è necessaria per assicurarsi di evitare qualsiasi tipo di [[interferenza (telecomunicazioni)|interferenza]]. La distanza di eventuali precipitazioni può essere quindi calcolata tenendo conto che le onde mandate dal radar viaggiano alla [[velocità della luce]].