Fëdor Fëdorovič Ušakov: differenze tra le versioni

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Nato nel villaggio di [[Burnakovo (Oblast' di Jaroslavl')|Burnakovo]] nell'allora [[gubernija di Jaroslavl']], da una famiglia di modesta ricchezza appartenente alla [[nobiltà minore]], il 15 febbraio [[1761]], non ancora diciassettenne, si arruolò nella [[marina imperiale russa]] a [[San Pietroburgo]]. Dopo un breve addestramento, iniziò la sua carriera militare su una nave della [[flotta del mar Baltico]]. Nel [[1768]] fu trasferito nella flottiglia del Don, che faceva capo alla flotta del [[Mar d'Azov]] a [[Taganrog]] nella quale combatté nel [[Guerra russo-turca (1768-1774)|conflitto russo-turco]] del [[1768]]-[[1774]]. Le sue capacità di stratega e marinaio lo portarono presto a cariche di prestigio, come il comando dello yacht della zarina [[Caterina II di Russia|Caterina II]] e, successivamente, la difesa dei traffici navali russi nel [[mar Mediterraneo]], messi in pericolo dagli attacchi dei pirati al soldo della [[Gran Bretagna]].
 
Dopo l'annessione della [[Crimea]] da parte dell'[[Impero russo]], Ušakov si occupò personalmente, in qualità di supervisore, della costruzione della [[base navale di [[Sebastopoli]] e del porto di [[Cherson (Ucraina)|Cherson]]. Durante la [[Guerra russo-turca (1787-1792)|seconda guerra russo-turca]] sconfisse brillantemente l'impero ottomano nelle battaglie di [[Fidonisi]], [[stretto di Kerč]], [[Tendra]] e [[capo Kalakria]], dimostrando l'efficacia delle sue innovative tecniche di strategia negli scontri navali.
 
Nel [[1799]], Ušakov fu promosso ammiraglio supremo della flotta russa e fu inviato nel Mediterraneo al fine di supportare la campagna militare di [[Aleksandr Vasil'evič Suvorov|Suvorov]] in Italia. Durante la sua spedizione collezionò molti successi quali la sconfitta dei francesi nelle loro roccaforti di [[Corfù]] e delle [[isole ioniche]], gli assedi delle basi militari di [[Ancona]] e [[Genova]] e l'assalto via mare, coronato dal successo, delle città di [[Napoli]] e [[Roma]].