Guerra polacco-lituana: differenze tra le versioni

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Anche se fu solo una soluzione temporanea, il governo lituano rifiutò di firmare un qualunque accordo politico con la Polonia finché non fu obbligata dall'ultimatum del [[1938]]: pertanto, il documento del 7 ottobre rimase una delle basi legali del confine polacco-lituano nella regione. La linea di demarcazione che correva lungo la Linea Foch fu poi accettata come [[confine di stato]] ''de facto'' tra i due Paesi.
 
D'altra parte, il futuro della città di Vilnius era ancora irrisolto e fu trattato con altre misure. La Lituania rifiutò di effettuare qualsiasi negoziato sullo status della regione di Vilnius, sostenendo che la città fosse la sua capitale. Il comandante polacco [[Józef Piłsudski]] ordinò al suo subordinato, il Generale [[Lucjan Żeligowski]], di sconfiggere i lituani e di riconquistare la città, senza una formale [[dichiarazione di guerra]] alla Lituania. Dato che i lituani non volevano entrare in [[Międzymorze|alleanza con la Polonia]], e volendo evitare un conflitto e la conseguente condanna internazionale, la Polonia inscenò una [[Ammutinamento di Żeligowski|falsa ribellione delle unità polacche]] nella regione di Vilnius, il che permise all'esercito polacco di prendere il controllo della città il 9 ottobre [[1920]].<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/lituania/ (I rapporti) furono travagliati dal contenzioso per Vilnius con la Polonia, con cui solo nel 1938 fu raggiunto un accordo, e dalla questione di Memel (odierna [[Klaipėda]])]</ref>
 
I combattimento ripresero il 28 ottobre. Nel frattempo, 20 aerei da guerra e il XIII reggimento di cavalleria sotto il comando del [[colonnello]] Butkiewitcz furono trasferiti dalla Polonia per sostenere il nuovo [[stato fantoccio]].<ref>{{en}} George J. Lerski. Dizionario Storico della Polonia, 966-1945. 1996, p.309</ref> Il 20 e il 21 ottobre si svolsero ulteriori battaglie presso il villaggio di [[Pikeliškiai]]. Il 7 novembre l'esercito di Żeligowski iniziò la sua avanzata verso [[Giedraičiai]], [[Širvintos]] e [[Kėdainiai]]; Żeligowski ignorò le proposte della commissione di controllo militare della [[Società delle Nazioni]] riguardo al ritiro dalle linee e iniziò i negoziati.<ref name="Čepėnas">{{Cita libro |cognome=Čepėnas |nome=Pranas |wkautore=Pranas Čepėnas |titolo=Naujųjų laikų Lietuvos istorija |anno=1986 |editore=Dr. Griniaus fondas |città=Chicago |pagine=634}}</ref>