Gondolin: differenze tra le versioni
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Nonostante la rovina degli altri grandi regni del Beleriand, Gondolin continuava a rimanere celata e sicura. Ma Ulmo avvisò il Re riguardo alla sorte della gente di Gondolin: infatti aveva comandato a Turgon, prima che lasciasse Vinyamar, di lasciare là un'armatura elfica completa. Quando sarebbe stato il momento, infatti, un messaggero sarebbe giunto a Gondolin così vestito, e Turgon lo avrebbe riconosciuto. Fu [[Tuor]], figlio di [[Huor]] che ebbe questo incarico dal potente Vala e, guidato da [[Voronwë]], giunse fino alla Città Celata, dove incontrò Turgon. Ma il Re Supremo dei Noldor nel frattempo si era fatto presuntuoso, e non accettò il consiglio di Ulmo di tornare all'Ovest, perché riteneva inviolabile la Rocca. Nel frattempo Tuor sposò anche [[Idril|Idril Celebrindal]] e nacque suo figlio '''[[Eärendil]]'''.
La città rimase in piedi sino a circa 450 anni dal giorno in cui la gente di Turgon andò a dimorarvi. Morgoth era venuto a conoscenza dell'esistenza della città e, pur non essendo ancora in grado di attaccarla direttamente, catturò [[Maeglin]], nipote di Turgon, per costringerlo con la tortura a farlo entrare in Gondolin. Il giorno del settimo compleanno di Eärendil, Morgoth scatenò un esercito di Orchi, [[Balrog]] e Draghi che passarono dalle alture settentrionali, quelle più alte e meno sorvegliate. La città cadde inevitabilmente, non senza opporre un'incredibile e inaspettata resistenza, i [[Gondolindrim]] si trovarono assediati in maniera del tutto inaspettata e si trovarono costretti, a retrocedere sempre di più, fino alla piazza centrale. Da lì nonostante l'eroico intervento della casata del re e di [[Turgon]] in persona, i Gondolindrim sono costretti ad abbandonare la città (il sacrificio
==Casati==
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