Guerra civile romana (44-31 a.C.): differenze tra le versioni

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Marco Antonio aveva perso tempo in Egitto con Cleopatra e solo dopo essere giunto ad Atene apprese dalla moglie Fulvia e da [[Lucio Munazio Planco]] notizie dettagliate dei fatti di Perugia; egli decise di potenziare le sue forze e affrontare direttamente Ottaviano. In breve tempo Antonio organizzò un nuovo sistema di alleanze per opporsi all'erede di Cesare. Sesto Pompeo e Domizio Enobarbo accettarono di collaborare con lui garantendogli una schiacciante superiorità navale, anche il fedele Asinio Pollione si unì alla nuova e sorprendente coalizione<ref>R. Syme, ''La rivoluzione romana'', pp. 241-242.</ref>. Marco Antonio sbarcò a Brindisi e mise sotto assedio il porto.
 
Giunto in Italia nel 40, Marco Antonio alla fine accettò le giustificazioni addotte da Ottaviano per motivare le proprie azioni, e così i triumviri giunsero a un nuovo accordo e a una nuova spartizione dei domini, ila cosiddetticosiddetta "accordi[[Pace di [[Brindisi]]": a Ottaviano l'Occidente e ad Antonio l'Oriente, mentre a Lepido andò l'[[Africa (provincia romana)|Africa]]. Ottaviano e Antonio rafforzarono la propria alleanza anche attraverso un matrimonio che legava le loro famiglie: Antonio, che era rimasto vedovo di Fulvia, sposò Ottavia, sorella del figlio adottivo di Cesare.
 
[[File:Impero Romano.png|thumb|center|upright=3.6|La [[Repubblica romana]] dopo la [[pace di Brindisi]] ([[40 a.C.]]) e il [[trattato di Miseno]] ([[39 a.C.]]): {{Colonne}}
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