Urbano Monti: differenze tra le versioni
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Di questo trattato sopravvivono tre copie: una è custodita nel fondo Valentini della biblioteca del [[seminario arcivescovile di Milano]] (a [[Venegono Inferiore]]), e una versione identica è stata acquistata da David Rumsey, un collezionista privato, ad un'asta [[londra|londinese]] a fine degli [[anni 1980]]; la terza, successiva alle altre di parecchi anni, è di proprietà della [[Biblioteca Ambrosiana]]<ref name=treccani/><ref name=natgeo/><ref name=chiesa/>; in quest'ultima copia Monti modificò la proiezione in modo che, assemblata, non risultasse più rotonda ma quadrilobata, probabilmente per ridurre la distorsione delle terre al di sotto dell'[[equatore]]<ref name=treccani/>.
La copia di proprietà del Seminario di Milano ha visto l'edizione a stampa delle sessanta mappe nel 1994 a cura dell'editore [[Lecco|lecchese]] Periplo, e una prima copia completa di tutto il manoscritto su [[CD-ROM]] è stata curata dall'editore Novantiqua Multimedia, sempre di Lecco, nel 1996<ref>{{cita web|url=http://www.novantiqua.it/valentini/zoom/monte.htm|titolo=IL PLANISFERO DI URBANO MONTE|sito=Novantiqua Multimedia|accesso=20 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180109221234/http://www.novantiqua.it/valentini/zoom/monte.htm|dataarchivio=9 gennaio 2018|urlmorto=sì}}</ref>. La copia di Rumsey del planisfero è stata digitalizzata e assemblata a fine 2017 da un gruppo del David Rumsey Map Center (un centro operante presso l'[[Università di Stanford]] fondato dallo stesso Rumsey, che vi ha donato tutta la sua ampia collezione di mappe); la cartina risultante dall'unione di tutte le tavole è un quadrato di circa 275 centimetri per lato<ref name=natgeo/>.
==Note==
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