Mileto (Asia Minore): differenze tra le versioni

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Dopo la vittoria greca a [[Battaglia di Micale|Micale]], nel [[479 a.C.]], in cui l'esercito persiano fu sbaragliato e la flotta persiana distrutta, si decise la ricostruzione della città, che rimase sotto l'influenza ateniese fino al [[412 a.C.]], quando uscì dalla [[lega delio-attica]] e si alleò con Sparta, accogliendo il satrapo [[Tissaferne]].
 
Nel [[401 a.C.]] fu consegnata da Sparta all'autorità persiana del satrapo [[Tissaferne]]. Mentre le città della Ionia aderirono alla rivolta di [[Ciro il Giovane]], prestandogli giuramento di fedeltà, Mileto rimase nelle mani di Tissaferne, il quale uccise o esiliò i cittadini che avrebbero voluto far rivoltare la città. Fu assediata da [[Ciro il Giovane]], che non riuscì ad espugnarla. Venne liberata nel [[334 a.C.]] da [[Alessandro Magno]].
 
Milèto entrò a far parte, come città libera, della [[provincia romana d'Asia]] nel [[133 a.C.]], per poi perdere del tutto la libertà nel [[78 a.C.]], a causa dell'appoggio dato a [[Mitridate VI del Ponto|Mitridate]] nella guerra che quest'ultimo stava combattendo contro Roma.