Swamp Thing: differenze tra le versioni

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umanoidi, certe volte persino accentuate da una ipertrofia muscolare da supereroe, e ne evidenziano invece i connotati e le deformazioni derivanti dal suo essere un vegetale senziente e solo vagamente antropomorfo<ref name=ld160/>. Al suo corpo vengono quindi aggiunti elementi quali radici, fogliame, piccoli tuberi e viticci<ref name=ld160/>. Il suo aspetto diviene quindi più assimilabile a quello di una strana specie di pianta e lo aliena dal suo originario corpo da essere umano<ref name=ld160/>. Dal n. 20 i testi della serie sono affidati allo scrittore britannico Alan Moore, scelto direttamente da Len Wein che rimane affascinato dai suoi precedenti lavori<ref name=ld160/>. Si tratta di una scelta editoriale destinata non solo a cambiare la storia del personaggio ma anche quella della stessa ''DC Comics'' e dell'editoria a fumetti statunitense, inizia infatti quell'esodo di scrittori e artisti britannici passato agli annali del fumetto come la [[British Invasion]]<ref name=ld160/>. Moore da subito una sua impronta all'opera, usando una prosa evocativa e sottolineando le tematiche più metafisiche, filosofiche e letterarie di un personaggio che ora sembra sfuggire da ogni schema sia del genere horror classico così come da quello dei fumetti mainstream della ''DC''<ref>{{Cita web|url=http://www.comicsbox.it/serie.php?serie=SWAMPT2|titolo=Swamp Thing vol 2 :: ComicsBox|sito=www.comicsbox.it|accesso=12 marzo 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.comics.org/series/2636/|titolo=GCD :: Series :: The Saga of Swamp Thing|sito=www.comics.org|accesso=12 marzo 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.comics.org/series/2999/|titolo=GCD :: Series :: Swamp Thing|sito=www.comics.org|accesso=12 marzo 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://comicbookdb.com/title.php?ID=523|titolo=Swamp Thing (1985) - Comic Book DB|sito=comicbookdb.com|accesso=12 marzo 2018}}</ref>. Già a partire dal n.21 con la storia "The Anatomy Lesson" Moore reinterpreta le origini del personaggio dando nuovo significato e prospettive alla Creatura protagonista della serie<ref name=ld160/>. Viene infatti svelato che ''Swamp Thing'' non è Alec Holland ritornato in vita come una sorta di "mostro di Frankenstein vegetale" ma in realtà è la coscienza del Regno Vegetale che, grazie alla formula bio-ristoratrice di Holland, è riuscita a manifestarsi in un corpo con una consapevolezza e identità<ref name=ld160/>. Il comportamento avuto dal personaggio nelle storie precedenti è dovuto al fatto che questa nuova entità ha assorbito le memorie di Holland e ne ha quindi conservato alcuni tratti comportamentali ed emotivi<ref name=ld160/>. Moore giustifica il cambiamento sottolineando che ora Swamp Thing non è più un essere ibrido che si comporta come un confuso e amareggiato scienziato ma è in realtà un ''Earth Elemental'', ovvero un'incarnazione consapevole e senziente di tutta la vita vegetale e di ciò che rappresenta per la sopravvivenza del pianeta<ref name=ld160/>. In questo modo l'autore riesce a dare più spazio alle sue opinioni sull'ecologia e sul rapporto tra uomo e natura, inoltre la Creatura nata dalla palude non è un specie di mostro verde ma un'entità semidivina la cui stessa esistenza apre problematiche di tipo metafisico e antropologico<ref name=ld160/>. Con questi presupposti Moore inserisce all'interno della serie diversi personaggi soprannaturali dell'universo ''DC'' quali [[Etrigan| The Demon]] (di [[Jack Kirby]]), lo [[Spettro (DC Comics)|Spettro]] (personaggio della [[Golden Age]]), lo [[Straniero Fantasma]] (personaggio mistico degli anni cinquanta) e ''Cain'' e ''Abel'' (creati da Joe Orlando)<ref name=ac84>Keith Dallas, in "Chapter Five: 1984", in {{cita | The 1980s | pp.104-127}}</ref>. In ''Swamp Thing Annual'' n.2 l'autore britannico arriva a dimostrare la sua capacità immaginifica nel saper magistralmente costruire grandi affreschi narrativi, creando una storia che ridefinisce e struttura i reami soprannaturali e metafisici dell'universo DC Comics<ref name=ac84/>. Tale albo rimane tutt'ora un punto di riferimento per qualsiasi autore si cimenti con le dimensioni ultraterrene dei fumetti DC<ref name=ac84/>. Nello stesso numero, inoltre, si stabilisce definitivamente il rapporto (di origine romantica) tra Swamp Thing e ''Abby Cable'', personaggio già introdotto da Len Wein negli anni settanta, la cui relazione con Swamp Thing si fortifica e diviene uno degli impulsi narrativi fondamentali per le storie future<ref name=ac84/>.
 
Dopo gli albi iniziali della gestione Moore, Dennis O'Neil abbandona come editor della serie che passa a [[Karen Berger]], un passaggio di consegne che porterà a sviluppi fondamentali per la ''DC'' tra la fine degli anni ottanta e gli anni novanta<ref name =ld160/>. Berger valorizza ulteriormente il contributo creativo dello scrittore britannico e arriva a definire Alan Moore come <<..il primo scrittore di un "mainstream comic" che stesse scrivendo per un pubblico adulto>>, inoltre aggiunge <<Sta scrivendo un fumetto di genere horror ma infondendolo di umanità e un'anima>><ref name=ld160/>. Un passo ulteriore nell'evoluzione della serie e del mercato dei comic in generale avviene con la pubblicazione di ''Swamp Thing'' n.29 (ottobre 1984) dal titolo "Love and Death"<ref name=ld160/>. Per alcune scene disegnate da Bissette, considerate graficamente disturbanti e alcuni concetti presenti nell'albo vi è la protesta del ''Comic Code Authority'', ma adesso il presidente della ''DC'' e Jenette Khan e il redattore responsabile è Dick Giordano<ref name=ld160/>. Tra i due e Karen Berger vi è piena fiducia e sono tutti convinti che la nuova strada da intraprendere per l'industria fumettistica sia quella di esplorare nuove tematiche e attrarre una sempre più ampia fascia di lettori tra il pubblico adulto (post-adolescenziale)<ref name=ld160/>. Si decide quindi di continuare a pubblicare lo ''Swamp Thing'' di Alan Moore senza il sigillo di approvazione del ''Comics Code Authority'' e, a partire dal n.31 (dicembre 1984), al suo posto compare in copertina il banner "Sophisticated Suspense". un'avvertenza di difficile interpretazione ma che sta ad indicare la presenza di tematiche e situazioni sofisticate e particolarmente spaventose per un pubblico non adulto<ref name=ac84/>. Questo non è però che il preludio alla decisione presa da parte didel presidente Jenette Khan e il vice presidente Dick Giordano di introdurre nel 1987 il banner "Suggested for Mature Readers" (ovvero "suggerito per un pubblico adulto")<ref name=ac87>Jim Beard, in "Chapter Eight: 1987", in {{cita | The 1980s | pp.186-215}}</ref>. Con questo avvertimento devono essere pubblicate quelle serie che contengono scene di violenza, nudità e argomenti non adatti ad un pubblico adolescenziale<ref name=ac87/>. Per la ''DC'' si apre una nuova era che porta nella seconda metà degli anni ottanta a pubblicare diverse serie ''Mature Readers'', molte delle quali supervisionate dalla stessa Karen Berger ed esplicitamente dirette ad un pubblico adulto, in continuo aumento tra i lettori di fumetti. Questo è reso possibile anche dalla grande espansione del ''Direct Market'', ovvero quello tramite le fumetterie (sempre in aumento nel corso del decennio) e le librerie, avide di opere che si diversifichino dai fumetti mainstream dominati dal genere supereroistico.
 
=== Il periodo Vertigo (1993-2006) ===