Basilica della Santa Casa: differenze tra le versioni

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Dapprima la preziosa [[reliquia]] venne sopraelevata e coperta da una volta, per poi venire circondata da portici, quindi da una chiesetta e infine dall'attuale [[Basilica]].
 
Nel 1468, per volontà del vescovo di [[Recanati]], il [[Forlì|forlivese]] [[Nicolò de Astis]] (ossia [[Nicolò dall'Aste]]), cominciarono i lavori per la costruzione del grande tempio, sia a protezione della Santa Casa, che per accogdzdliereaccogliere la gran folla di pellegrini sempre crescente.
Morto il vescovo pgià l'anno seguente, nel 1469, fu [[Papa Paolo II]] a farne proseguire i lavori, anche perché quando nel [[1464]] quando egli, ancora cardinale, venne in visita a [[Loreto]] sarebbe stato miracolosamente guarito dalla Madonna<ref>.[http://www.santiebeati.it/dettaglio/80900 Beata Vergine Maria di Loreto<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Nel [[1587]], con l'aggiunta della facciata, l'edificio poté ritenersi finalmente concluso.
Nel [[1604]] fu indetto il concorso per la decorazione della ''Sala del Tesoro'', vinto dal [[Cristoforo Roncalli|Pomarancio]], che prevalse sul [[Michelangelo Merisi da Caravaggio|Caravaggio]], su [[Guido Reni]] e su [[Lionello Spada]]. La sala fu completamente decorata entro il [[1610]], quindi il [[Cristoforo Roncalli|Pomarancio]] si cimentò con gli affreschi della cupola andati questi quasi completamente perduti.
Quasi in contemporanea [[Francesco Selva]] decorava con stucchi l'''Atrio della Sacrestia'' e [[Tiburzio Vergelli]] realizzava, tra il [[1600]] ed il [[1607]], il maestoso battistero che ancora oggi si può ammirare nella prima cappella di sinistra della basilica.