Mehran Karimi Nasseri: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 29:
Nato a [[Masjed-e Soleyman]] nel [[1942]], [[figlio naturale]] di un medico iraniano impiegato presso l'''[[Anglo-Iranian Oil Company]]'' e, come affermerà dopo la morte del padre, di un'infermiera scozzese, nel 1973 arriva in [[Inghilterra]] per studiare presso l'università di [[Bradford]]. Egli afferma che nel 1976 ritorna in [[Iran]] ma, a causa del suo attivismo contro lo scià [[Mohammad Reza Pahlavi]], viene arrestato ed espulso dal paese dopo quattro mesi di detenzione; tuttavia, questa affermazione è stata contestata con indagini che dimostrano che Nasseri non è mai stato espulso dall'Iran<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Paul|cognome=Berczeller|url=https://www.theguardian.com/film/2004/sep/06/features.features11|titolo=Paul Berczeller on the man who inspired Steven Spielberg's Terminal|pubblicazione=The Guardian|data=6 settembre 2004|accesso=12 aprile 2019}}</ref>. In realtà, l'unico aneddoto confermato finora è che Nasseri è tra i 20 studenti che sono stati interrogati nel 1970 dopo le proteste contro un nuovo regolamento all'[[università di Teheran]].
 
Nasseri prova a emigrare nel [[Regno Unito]], che però gli rifiuta l'asilo politico; comincia così a vagare per l'Europa, finché dopo 5 anni, il 7 ottobre del 1981, la sua esistenza è ufficialmente riconosciuta dalle autorità belghe e ottiene la tessera di rifugiato n° 86{{formatnum: 39986399}}. Con tutti i documenti in regola, decide allora di recarsi nuovamente nel Regno Unito alla ricerca della sua presunta vera madre e, il 16 novembre 1984, prende un traghetto per [[Folkestone]] ma il Regno Unito lo respinge ancora e, poiché adesso è senza documenti anche il Belgio gli nega l'ingresso; aveva infatti inviato le sue carte di rifugiato all'[[Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati]], a [[Bruxelles]], nella speranza che le autorità britanniche non potessero rimpatriarlo in [[Belgio]]; inoltre mostra i primi segnali di un declino mentale segnalato anche dal fatto che comincia a farsi chiamare «Sir, Alfred Mehran».
 
Nel 1985 sbarca finalmente in [[Francia]], a [[Boulogne-sur-Mer]] da dove non viene rimandato indietro ma il governo francese lo condanna a tre mesi di carcere per essere entrato e aver soggiornato illegalmente sul suo territorio. All'uscita dal carcere, Nasseri riprende a vagabondare facendo perdere le sue tracce. Viene ritrovato nell'agosto del 1988 al Terminal 1 dell'[[aeroporto di Parigi-Charles de Gaulle]], mentre tenta di imbarcarsi per l'[[Inghilterra]]. Nel 1992 la Francia è pronta a concedergli il [[permesso di soggiorno]] se presenta la sua tessera di rifugiato accordatagli dal governo belga il quale chiede che sia Nasseri in persona ad andare a ritirarla, ma egli non può uscire dalla Francia perché i suoi documenti sono all'estero. La situazione si sblocca sette anni dopo, nel 1999, quando viene accompagnato al tribunale di [[Bobigny]] per ritirare i suoi documenti, ma sorprende tutti sostenendo che quei documenti sono errati e dichiara di chiamarsi ''Sir, Alfred Mehran'' e di non essere un cittadino iraniano. Nasseri ha continuato quindi a soggiornare al Terminal 1 dell'aeroporto di Parigi-Charles de Gaulle, fino all'agosto 2006, quando, per un'intossicazione alimentare, è stato ospedalizzato. Dimesso nel gennaio 2007, è stato preso in consegna dalla sezione locale della [[Croce Rossa]] francese dell'aeroporto. Ha soggiornato per alcune settimane in un hotel vicino all'aeroporto e il 5 marzo 2007 è stato trasferito in una casa di accoglienza gestita da ''Emmaüs France'' nel [[XX arrondissement di Parigi]].