Macchinista ferroviario: differenze tra le versioni

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{{F|ferrovie|marzo 2012}}
 
Un '''macchinista ferroviario''' (detto anche '''agente di condotta,''', '''personale di macchina''' o '''personale di condotta''', abbreviato '''AdC,''', '''PdM''' e '''PdC''') è colui che svolge la guida dell'unità di trazione di un convoglio ferroviario o treno.
 
== La figura professionale ==
La figura professionale del ''macchinista ferroviario'' è una delle più antiche del ''sistema ferrovia''; nasce infatti contemporaneamente alla nascita della [[locomotiva]] ferroviaria e dato che la prima macchina per trazione di convogli era a [[vapore]], il macchinista fu colui che era in grado di espletare tutte le operazioni necessarie al funzionamento della stessa.
[[ImmagineFile:100 3811.JPG|thumb|right|Operazioni di controllo e lubrificazione di una locomotiva a vapore prima di iniziare il servizio al treno]]
 
Passata l'epoca pionieristica (il primissimo periodo della fase sperimentale nella quale le percorrenze erano brevi e le ''macchine'' di piccola dimensione), al macchinista venne affiancato un ''agente di fatica'' detto [[fuochista]] che provvedeva alle operazioni di carico del [[carbone]] (o della legna) nel forno e dell'[[acqua]] in [[generatore di vapore|caldaia]], nonché alle operazioni di ordinaria manutenzione prima e durante ogni viaggio quali rifornitura di scorte, lubrificazione ed ingrassaggio del rotabile. Al macchinista venne quindi affidato il compito di maggiore responsabilità della condotta e dell'osservanza delle condizioni di via libera del percorso, pur mantenendo la responsabilità dell'integrità funzionale del rotabile. Per ovvie ragioni i macchinisti erano abilitati alla condotta delle locomotive a vapore, tuttavia esistevano vari gradi di abilitazioni data la grande differenza esistente tra le macchine destinate alla manovra nei grandi scali, alla condotta dei treni merci e a quella più impegnativa dei treni viaggiatori.
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Oggi, in qualsiasi impresa ferroviaria Italiana, in linea con le recenti normative emanate dall'[[Agenzia ferroviaria europea|ERA]] a livello europeo e recepite dall'[[ANSF]] in ambito nazionale, lo svolgimento della professione di macchinista è vincolato al possesso di due abilitazioni ottenibili ciascuna a seguito di un percorso di formazione e di uno specifico esame scritto, orale e pratico: la licenza di condotta Europea di tipo unificato ed il Certificato Complementare Armonizzato. La prima certificazione viene rilasciata a seguito di una formazione di base e generale e consiste in una tessera tipo smart card personale, munita di microchip e della validità di 10 anni; la seconda certificazione consiste in un documento cartaceo dell'impresa ferroviaria contenente i modelli delle unità di trazione che l'agente è abilitato a condurre e tutte le linee o i tratti di linea per i quali è stato formato e che è autorizzato a percorrere.
 
[[ImmagineFile:Macchinista ferroviario 1.jpg|thumb|right|Macchinista solo alla guida di un [[ETR 500]]]]
Il macchinista, oltre che un guidatore, è anche un tecnico specializzato con conoscenze [[Elettronica|elettroniche]] e [[meccanica (fisica)|meccaniche]] delle locomotive che conduce.