Apsû: differenze tra le versioni

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{{S|mitologia mesopotamica}}
'''Apsû''' o '''Abzû''' ([[Scrittura cuneiforme|Cuneiforme]]: 𒍪 𒀊, ZU.AB; [[Lingua sumera|Sumeriaco]]: abzu; [[Lingua accadica|Accadico]]: ''apsû'', ), chiamato anche '''engur''' (Cuneiforme:𒇉, LAGAB×HAL; Sumerico: engur; Accadico: ''engurru'' - lit., ''ab''='acqua' ''zu''='profondo') è la personificazione delle [[Falda acquifera|acque sotterranee]] primordiali, contenute nell'Abisso, nelle [[religioni della Mesopotamia]]. Apsû è [[Marito|sposo]] di [[Tiāmat]] e [[Padre|progenitore]] degli [[Dio|dei]]. Tutte le fonti di acqua dolce ([[sorgente (idrologia)|sorgenti]], [[Fiume|fiumi]], [[Lago|laghi]] e [[Pozzo|pozzi]]) erano ritenute provenire da un unico oceano abissale sotterraneo, di cui Apsû era la figura divina, dio dell'oceano sotterraneo o delle acque sotterranee. Altro non si conosce di lui. In seguito il mondo viene dominato dal dio [[Enki]]/[[Enki|Ea]].
 
==Etimologia==