Cesare Maccari: differenze tra le versioni

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Nella natale Siena sono opera sua gli affreschi nella ''Sala del Risorgimento'' del [[Palazzo comunale (Siena)|Palazzo Pubblico]]; qui si conserva inoltre il quadro «Fabiola», che ottenne un grande successo ed il parere favorevole della [[critica]] in una mostra del pittore svoltasi a Roma nel [[1870]]. Altri importanti affreschi si trovano nella [[Chiesa della Consolazione (Genova)|chiesa della Consolazione]] a [[Genova]], nella [[Basilica cattedrale di Santa Maria Assunta (Nardò)|basilica cattedrale di Santa Maria Assunta]] di [[Nardò]] (Lecce).
 
Inoltre, considerati il suo capolavoro, sono gli affreschi della [[cupola]] del [[Santuario di Loreto]] ([[1895]] - [[1907]])<ref>http://santuarioloreto.it/internal_standard.asp?body=as02&sezione=as {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170729225032/http://www.santuarioloreto.it/internal_standard.asp?body=as02&sezione=as |date=29 luglio 2017 }} Sito ufficiale del Santuario di Loreto</ref>.
 
Divenuto uno dei pittori di successo della Roma umbertina, Maccari partecipò alla lottizzazione del nuovo [[Ludovisi (rione di Roma)|rione Ludovisi]] facendo realizzare, a partire dal [[1902]], il villino neogotico agli [[Horti Sallustiani]] (completo di torrette, parzialmente abusivo) che ancora mantiene il suo nome. Mentre si occupava di importanti lavori nel [[Palazzo di Giustizia (Roma)|Palazzo di Giustizia]] di Roma, fu colpito da paralisi nel [[1909]]; a seguito di ciò dovette abbandonare ogni attività. Morì a Roma nel [[1919]]. È sepolto presso il [[Cimitero del Verano]] di Roma.