Renato d'Angiò: differenze tra le versioni

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[[Alfonso V di Aragona]], che era stato adottato prima di Luigi III e poi era stato ripudiato da Giovanna II, cercò di riprendersi il regno di Napoli con le armi,<ref>La prigionia di Renato e la povertà delle risorse degli [[Angioini]], a causa del forte riscatto pagato, avevano convinto [[Alfonso V di Aragona]] ad agire subito.</ref> partendo dal suo [[regno di Sicilia]], ma inizialmente andò incontro alla sconfitta navale di [[Assedio di Gaeta e battaglia di Ponza (1435)|Ponza]].
<br>Renato arrivò poco dopo a Napoli via mare, città che sino ad allora era stata governata in suo nome dalla duchessa Isabella, per condurre la guerra contro gli Aragonesi.
 
Renato arrivò poco dopo a Napoli via mare, città che sino ad allora era stata governata in suo nome dalla duchessa Isabella, per condurre la guerra contro gli Aragonesi.
 
Dopo un primo periodo favorevole agli [[Angioini]], nel [[1441]] Alfonso pose l'assedio a Napoli che conquistò dopo circa sei mesi, il 2 giugno [[1442]].<ref>Renato, nel [[1441]], aveva fatto rientrare moglie e figli in Francia e difese Napoli personalmente, fino a quando, dopo un feroce combattimento, Napoli cadde e Renato dovette fuggire da Napoli assistito dalla flotta genovese.</ref> Renato ritornò in Francia quello stesso anno e, sebbene conservasse il titolo di re di Napoli, non ne recuperò mai il potere effettivo. Tentativi successivi di recuperare i suoi diritti in [[Italia]] fallirono. Risiedette allora per lungo tempo a [[Tarascona]], nell'[[Castello di Tarascona|omonimo castello]].