Palio di Asti: differenze tra le versioni

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Il premio per questa competizione è un drappo, più piccolo, ma simile a quello che viene assegnato per la corsa (appunto un "paliotto").
 
L'iniziativa è stata ideata per meglio valorizzare questa arte particolare, conosciuta e praticata in molte realtà nazionali e che raggiunge il suo apice nelle città del Palio. Nel [[1998]], a questa manifestazione è stata affiancata anche un premio speciale per il miglior gruppo musici.[[File:Palio_asti_piazza_alfieri_planimetria.jpg|thumb|upright=1.4|Planimetria di piazza Alfieri]]
 
== Palio e proteste animaliste ==
[[File:Palio_asti_piazza_alfieri_planimetria.jpg|thumb|upright=1.4|Planimetria di piazza Alfieri]]
[[File:Palio di Asti 2009.JPG|thumb|Proteste animaliste durante la finale del [[2009]]]]
 
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Negli ultimi decenni, il Palio di Asti, così come gli altri palii d'Italia, ha scatenato le proteste delle associazioni animaliste e della associazione medici veterinari per il diritto degli animali (AVDA), riguardanti l'utilizzo dei cavalli per la corsa.
 
In particolare, le proteste degli animalisti sono rivolte all'utilizzo per la gara di un percorso cittadino (la trapezoidale Piazza Alfieri) non adatto ai cavalli "purosangue" e causa di rovinosi incidenti negli ultimi anni.
 
In particolare, la curva del ''"Cavallone"'' è stata teatro nel [[2003]] di alcuni incidenti durante il ''"Palio degli scudieri"'', che hanno portato all'abbattimento di due cavalli ed al ferimento di un terzo.
 
Dai risultati accertati dal [[Nucleo anti-sofisticazione|Nas]] dei Carabinieri, a sette dei nove cavalli che corsero la finale del Palio del [[2002]], erano state somministrate sostanze non permesse.
 
Per tentare di spegnere le proteste, il comune di Asti ha creato una commissione di esperti (Commissione tecnica) in costante aggiornamento per mettere in totale sicurezza la pista, e tutelare la salute dei fantini e degli animali durante tutto lo svolgimento della festa.
 
A questo proposito, la pista è costituita da una miscela di 800 metri cubi di sabbie astigiane provenienti dallo strato del [[pliocene]] superiore, dosata in modo che il percorso di gara non ceda per tutto il periodo della festa, ma che possa anche rallentare la corsa dei cavalli.
 
Le curve sono protette da robusti “materassi" e nel [[2004]], la curva del Cavallone è stata modificata e calibrata per impedire il verificarsi di nuovi incidenti.
 
Tre specifiche commissioni veterinarie, in collaborazione con la facoltà di Veterinaria dell'[[Università di Torino]], verificano l'idoneità sportiva dei cavalli e forniscono assistenza ''zooiatrica'' durante le prove e le successive corse del Palio di Asti.
 
Una commissione di medici veterinari dell'Azienda Sanitaria locale, garantisce un servizio di farmacosorveglianza ed organizza ed effettua i prelievi dei campioni biologici.
 
È stato adottato (tra i primi in Italia) un protocollo di pronto soccorso veterinario in pista, in grado di intervenire immediatamente in caso di necessità con linee guida dell'Azienda Sanitaria locale, area veterinaria, in merito alla pista e allo svolgimento della corsa.
 
Il dispiego di questo apparato di prevenzione non pare però sufficiente ad impedire incidenti cruenti e mortali per i cavalli, come quello occorso a Mamuthones nell'edizione del 2013.
 
== Glossario paliesco ==