Cristoforo Grimaldi Rosso: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Assunse il secondo cognome [[Grimaldi (famiglia)|Grimaldi]] quando la sua famiglia Rosso s'iscrisse all'[[Albergo dei Nobili|Albergo]] della famiglia genovese. Di professione medico, fu eletto il 4 gennaio del 1535 quarantanovesimo doge della Repubblica (il quarto in successione biennale).

Nella primavera del primo anno del suo dogato dovette affrontare e gestire una rivolta di alcuni borghesi della [[La Spezia|Spezia]] contro la flotta [[Spagna|spagnola]], ancorata presso il porto cittadino, che si concluse con l'uccisione di alcuni membri presenti sulla nave e altre persone che avevano trovato riparo nelle vicine abitazioni. La notizia rimbalzò ben presto a [[Genova]] e con una seduta straordinaria del Senato, il doge emanò contro gli Spezzini il pagamento di cento scudi d'oro "per capita" con la sola esclusione delle donne, dei giovani (nella fascia d'età sotto i quindici anni) e degli anziani al di sopra dei settant'anni.
 
Durante il suo dogato si promulgò a sollecitare il senato genovese nel reperire fondi per le ristrutturazioni e risanamento delle [[Mura di Genova|antiche mura cittadine]]. Poco prima del termine del biennio riuscì, con una solenne cerimonia, ad assistere alla posa della "prima pietra". Nel suo mandato dovette inoltre affrontare un [[terremoto]] il 12 agosto del 1536 che produsse, in tre scosse, lievi danni nel capoluogo ligure.