Gotico: differenze tra le versioni

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La nascita ufficiale dello stile viene identificata in architettura, con la costruzione del coro dell'[[Abbazia di Saint-Denis]] a Parigi, consacrata nel [[1144]]. Dall'[[Île-de-France]] le novità si diffusero con modi e tempi diversi in [[Inghilterra]], [[Germania]], [[Spagna]], [[Italia]], [[Austria]], [[Boemia]], [[Ungheria]], [[Scandinavia]], [[Polonia]], [[Transilvania]], [[Moldavia]], diversificandosi ed adattandosi ad un grande numero di committenze e scopi diversi.
 
Per esempio in Spagna e in Inghilterra il gotico segna la nascita delle monarchie nazionali, mentre in altre zone è espressione dei poteri feudali, o ancora dei liberi comuni dominati dalla nuova ricca borghesia urbana.<ref>Il gotico è l'arte non solo dei monarchi, dei "signori", dei ricchi borghesi, ma anche è l'arte delle potenti comunità religiose che vivono nei monasteri, talvolta fuori dei centri abitati, vere cittadelle fortificate, rette da un [[abate]] o da un priore. E tutti contribuiscono alla costruzione degli edifici religiosi gotici: nobili, commercianti, plebei, [[corporazioni]], ognuno secondo le proprie possibilità. ([[Piero Adorno]], [[Adriana Mastrangelo]], ''L'arte'', ed. D'Anna, Firenze, 1997, vol. 1, pag.366.)</ref> In epoca gotica vi fu uno stretto rapporto tra arte e fede cristiana, ma fu anche il periodo nel quale rinacque l'arte laica e profana. Se in alcuni ambiti si cercarono espressivi effetti antinaturalistici, definiti dal noto critico d'arte Luca Muzzarelli "ghirigori", in altre (come nella rinata scultura) si assistette al recupero dello studio del corpo umano e degli altri elementi quotidiani.
 
== Storia del termine ==