Valentino Zeichen: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseMorte = 5 luglio
|AnnoMorte = 2016
|NoteMorte =<ref name=repubblica"notizia_morte">{{Cita news | autore=Valerio Magrelli | url=http://www.repubblica.it/cultura/2016/07/05/news/e_morto_valentino_zeichen-143483853/?ref=HRER1-1 | titolo=È morto Valentino Zeichen, un poeta dandy e paradossale | pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] | data=5 luglio 2016 | accesso=5 luglio 2016 | urlarchivio=https://archive.is/20160705222308/http://www.repubblica.it/cultura/2016/07/05/news/e_morto_valentino_zeichen-143483853/}}</ref>
|Attività = scrittore
|Attività2 = poeta
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==Biografia==
Nasce a Fiume nel 1938, ma, a seguito dell'esodo del popolo istriano, si trasferisce con la famiglia la madre Evelina e il padre giardiniere, prima a Parma, poi a Roma, dove ha vissuto fino al giorno della morte in una casa-baracca sullaa via Flaminia, alpresso il civico n.86.
 
Si è avvicinato alla poesia quando era diciottenne, influenzato da autori surrealisti come [[André Breton]] e [[Jacques Prévert]].
 
La sua prima pubblicazione di poesie è del 1969 nella rivista letteraria ''Nuova Corrente''. Il suo primo romanzo, ''Tana per tutti'', è del 1983.
 
Il tratto caratteristico della poesia di Zeichen è lo spiccato carattere argomentativo, anti-lirico, così descritto da [[Valerio Magrelli]]: "Che parli del big bang o di un amore, che evochi un amico o parli di guerra, egli imbastisce sempre un complicato congegno dimostrativo, una piccola macchina logica tramite cui esibire acquisizioni di tipo cognitivo. In alternativa, ecco esplodere veri flash visivi, come quando, per esempio, definisce il treno "una chiusura lampo che fila sui binari".<ref>{{Cita web|1name=|autore=Valerio"notizia_morte" Magrelli|url=http://www.repubblica.it/cultura/2016/07/05/news/e_morto_valentino_zeichen-143483853/?ref=HREC1-9|titolo=È morto Valentino Zeichen, un poeta dandy e paradossale|data=5 luglio 2016|accesso=6 luglio 2016|urlarchivio=https://archive.is/20160705222308/http://www.repubblica.it/cultura/2016/07/05/news/e_morto_valentino_zeichen-143483853/?ref=HREC1-9|dataarchivio=5 luglio 2016|urlmorto=sì}}</ref>
 
Zeichen è stato anche il ''giudice unico'' della giuria di un premio letterario intitolato al suo nome. È morto il 5 luglio 2016 alle 12.:40 a Roma per un infarto a seguito dell'ictus che lo aveva colpito nell'aprile del 2016, nella clinica Santa Lucia.
 
Recensendo ''Poesie 1963-2003'', [[Biancamaria Frabotta]] scrisse: «Chi non intende la differenza che esiste fra un poeta intelligente e un poeta dell’intelligenza, legga la raccolta completa delle poesie di Valentino Zeichen […]. Zeichen scrive come vive, e viceversa. Il che, a un secolo di distanza da D’Annunzio, può fare anche notizia. E notizie della sua insolita biografia non ne son mancate, a causa della ghiotta curiosità dei media che ancora non cessano tributare incensi al personaggio, trascurando il poeta che è oggi in Europa, io credo, uno dei più originali e duraturi»<ref> Biancamaria Frabotta, rec. a ''Poesie 1963-2003'', in ''Almanacco dello Specchio 2005'', a cura di M. Cucchi e A. Riccardi, Milano, Mondadori, 2005, p. 174.</ref>.
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== Premi ==
* 1992 [[Premio LericiPea|LericiPea]]
* 1997 Premio Metauro
* 1999 [[Premio Il Fiore|Il Fiore]]
* 2004 Poesia edita Città di Atri