Personaggi de Il padrino: differenze tra le versioni

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==== Louie Russo ====
Louie Russo, soprannominato Fuckface (che per ovvi motivi i giornalisti hanno cambiato in "La Faccia"), è il Don che controlla la [[città]] di [[Chicago]]. Solo una volta una prostituta lo chiamò Fuckface, e venne ritrovata decapitata nella sua casa, ma la testa non venne mai trovata. Ne [[Il ritorno del padrino]] viene presentato come uno dei più grandi [[Antagonista|rivali]] della [[Famiglia Corleone]], soprattutto nell'espansione di essi a [[Las Vegas]] e ad ovest degli Stati Uniti. Aveva un fratello maggiore, di nome Willie, alleato di [[Al Capone|Capone]], ucciso da [[Luca Brasi]] su ordine di [[Vito Corleone]] ai tempi della [[guerra castellammarese]]. Viene descritto come un [[Homo sapiens sapiens|uomo]] di brutto aspetto: pallido, col parrucchino, le mani piccole e la [[voce]] da [[ragazza]]. Porta sempre degli enormi occhiali da sole da quando; in un attentato una scheggia di vetro gli ha ferito l'occhio. Si vocifera inoltre che non sia dotato di una grande intelligenza: il suo QI infatti raggiunge a malapena i 90. Russo lotta per ottenere un seggio nella Commissione ed in gran segreto vuole coprire di vergogna Michael Corleone fin quando è in vita, senza colpirlo in un attentato. Viene a conoscenza tramite suo omonimo e figlio, Russo Jr.([[omosessuale]] dichiarato e residente a [[Parigi]]) delle tendenze sessuali di [[Fredo Corleone|Fredo]]. Louie vede l'occasione buona: nel settembre del [[1955]], manda alcuni suoi uomini a [[Windsor (Ontario)|Windsor]] per assassinarlo mentre è a letto con un altro uomo. Ma l'attentato fallisce e Russo cerca di eliminare ogni prova del suo fallimento; prove di cui [[Nick Geraci]] verrà a conoscenza. Lo stesso [[Nick Geraci]] manipola Russo, a sua insaputa, per organizzare la serie di incontri che ha portato al tradimento di [[Fredo Corleone|Fredo]] nei confronti del [[Michael Corleone|fratello]]. Sulla base delle informazioni ricevute da [[Nick Geraci|Geraci]], [[Michael Corleone|Michael]] ordina l'[[Omicidio|eliminazione]] di Russo. Nel [[1961]] [[Tom Hagen]] si reca al club/ristorante di Louie a [[Chicago]] per un incontro chiarificatore, incontro nel quale lo stesso Tom sarebbe stato ucciso dal vecchio Don. Ma [[Tom Hagen|Hagen]] anticipa gli eventi e uccide, con un colpo di pistola in faccia, Russo.
 
==== Hyman Roth ====
Hyman Roth, nato Suchowsky, è un personaggio del film ''[[Il padrino - Parte II]]'', pellicola in cui da adulto è interpretato da [[Lee Strasberg]], mentre da giovane è interpretato da [[John Megna]] (le scene in cui compare da giovane, tuttavia, furono tagliate dalla versione cinematografica). Il personaggio appare anche nel romanzo ''[[Il ritorno del padrino]]''. Hyman Suchowsky è un criminale ebreo di Hell's Kitchen, [[New York]]. Tramite [[Peter Clemenza]], membro della neonata [[famiglia Corleone]], fa la conoscenza del giovane [[don Vito Corleone]], il capoclan che detiene il potere nel quartiere di [[Little Italy (Manhattan)|Little Italy]], che gli suggerisce di cambiare nome per celare le origini ebraiche. Clemenza suggerisce ''Johnny Lips'', ma Don Vito gli chiede chi sia la persona che ammira di più al mondo, e Hyman cita [[Arnold Rothstein]], da cui trae il nuovo cognome, ''Roth''. Negli anni del [[proibizionismo]], Roth tratta per conto dei Corleone un grosso traffico di alcolici, e diventa socio e amico di [[Moe Greene]], fondatore di [[Las Vegas]], immettendosi nel gioco d'azzardo. A dispetto della loro cooperazione, Don Vito sembra non fidarsi troppo di lui, ritenendolo avido, ingannevole e abile nei raggiri. Hyman comanda su pochi subalterni, ma vanta l'amicizia con le maggiori organizzazioni criminali del Paese, come [[Johnny Ola]] e i fratelli Rosato di New York, da cui trae tutta la forza necessaria, e dispone del talento di garantire buoni affari ai suoi amici, così da divenire un soggetto intoccabile e assai influente. Negli [[Anni 1950|anni cinquanta]], ormai in ritiro parziale e sofferente di attacchi di cuore, si stabilisce a [[Miami]], dove è ufficialmente ritenuto un azionista ormai in pensione, ma i trecento milioni di dollari che possiede sono sotto le costanti indagini della polizia fiscale e dell'[[Federal Bureau of Investigation|FBI]]. Nonostante i problemi di salute, organizza abilmente solidi legami commerciali con il governo di [[Cuba]] di [[Fulgencio Batista]], in cui coinvolge senatori, capitalisti e mafiosi, tra cui [[Michael Corleone]], figlio del defunto Don Vito e suo successore al comando della famiglia. Benché lo tratti apertamente come un figlio e successore, verso la fine del [[1958]] Hyman trama la sua eliminazione, probabilmente per vendicare l'assassinio di Moe Greene, ucciso proprio dai Corleone durante un regolamento di conti. Johnny Ola convince [[Fredo Corleone|Fredo]], il fratello maggiore di Michael, a intrufolare nella villa di famiglia alcuni sicari, promettendogli con l'inganno una grossa percentuale legata a un affare importante che gli uomini vogliono presentare al fratello. Ma Michael sopravvive per miracolo alla sparatoria, essendo stato informato in anticipo di un possibile tradimento da parte del vecchio alleato, e decide di vendicarsi, ma solo dopo aver scoperto l'identità del traditore che ha facilitato l'ingresso dei sicari. Per questo coinvolge [[Frank Pentangeli]], mafioso agli ordini dei Corleone, a cui ordina di fare la pace con i Rosato, chiudendo una recente faida apertasi con la morte di Clemenza: in tal caso Hyman penserà che tra loro vi siano ancora buoni rapporti, e il traditore uscirà allo scoperto. In occasione del [[capodanno]] [[1959]], Hyman invita i soci in affari a [[L'Avana]], dove incontra il Presidente, per dividere con essi gli interessi nel gioco d'azzardo e del turismo nell'isola caraibica. Ma Michael non perde tempo: scopre che il traditore è proprio l'ingenuo Fredo, e la notte di capodanno, mentre i ribelli di [[Fidel Castro]] rovesciano il governo, un suo sicario uccide Ola, e subito dopo tenta di soffocare Hyman, ricoverato in ospedale dopo un grave malore. Tuttavia, l'assassino viene sorpreso da una manipolo di soldati che gli sparano mortalmente. Con una rocambolesca fuga, Hyman riesce a scappare per mezzo di un motoscafo, e come lui i suoi soci tornano in patria con mezzi di fortuna. Tornato in [[Nevada]], Michael scopre che Pentangeli è stato quasi ucciso dai Rosato, e ora è detenuto dall'FBI: convinto che i Rosato volessero ucciderlo per suo volere, ha accettato di denunciarlo davanti a una Commissione del Senato dietro alla quale c' è Hyman, per mezzo dell'avvocato Questadt. Dopo aver indotto Pentangeli a ritrattare le accuse e a suicidarsi minacciando l'assassinio della sua famiglia, Michael scopre che Hyman sta per atterrare a Miami, dove manda [[Rocco Lampone]] a ucciderlo con un colpo di pistola al petto.
 
==== Altri personaggi ====