Società Idroelettrica Piemonte: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Recupero di 1 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i. #IABot (v2.0beta15) |
|||
Riga 174:
Tra il 1926 e il 1928 la SIP riesce a portare sotto il proprio controllo anche le concessionarie TIMO e TELVE. La crisi economica mondiale iniziata nel 1929 però la travolge in quanto fortemente esposta con la Banca Commerciale Italiana a causa degli ingenti investimenti delle società telefoniche da lei controllate. La Banca Commerciale Italiana, come tutte le principali banche italiane, è infatti in forte crisi.
Nel [[1933]] viene
Nel 1957 la STET acquisisce anche le società TETI e [[Società Esercizi Telefonici|SET]]. Nel 1964, a seguito della [[nazionalizzazione]] del settore elettrico, la SIP acquisisce ingenti disponibilità finanziarie derivate dalla cessione all'ENEL degli impianti per la produzione e la distribuzione dell'energia elettrica. Viene così decisa la fusione per incorporazione delle società [[STIPEL]], [[TELVE]], [[TIMO]], [[TETI]] e [[Società Esercizi Telefonici|SET]] nella SIP che assume la nuova denominazione di [[SIP - Società Italiana per l'Esercizio Telefonico]] (che in seguito, nel 1985, cambierà denominazione in [[SIP - Società Italiana per l'Esercizio delle Telecomunicazioni]] e ancora più tardi, nel 1995, verrà fusa in [[Telecom Italia]] assieme ad altre quattro società). La SIP - Società Idroelettrica Piemontese cessa quindi di esistere. Al momento della sua nascita, la nuova SIP contava, su tutto il territorio nazionale, 4.220.000 abbonati e 5.530.000 apparecchi telefonici in servizio.
|