Personaggi del Ciclo dell'Eredità: differenze tra le versioni
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=== Orik ===
Orik è un [[Nani (Ciclo dell'Eredità)|nano]], fa parte del ''[[Dûrgrimst Ingeitum]]'' ed è un alleato di [[Eragon (personaggio)|Eragon]]; è il figlio adottivo e nipote del re [[Rothgar]]. In ''[[Brisingr]]'' succede a [[Rothgar]] nella carica di re dei [[Nani (Ciclo dell'Eredità)|Nani]], divenendo così il 43º sovrano del regno.<ref>{{cita libro|Christopher|Paolini|wkautore=Christopher Paolini|[[Brisingr]]|2009|Rizzoli|Milano}}</ref> Orik è un po' rude e scontroso. Rispetta i diritti degli altri, ma disprezza [[I Gemelli (Ciclo dell'Eredità)|i Gemelli]], i due [[Mago|maghi]] del Du Vrangr Gata. Fa da scorta e guida a Eragon e al suo [[Draghi (Ciclo dell'Eredità)|drago]] [[Saphira]]. Appare la prima volta nel [[Eragon|primo libro]], quando Eragon, [[Murtagh]], Saphira e [[Arya Dröttningu|Arya]] vengono feriti nel [[Farthen Dûr]], cercando l'aiuto del [[Varden]]. Ha persuaso i Gemelli per permettere che Murtagh rimanga con i Varden, malgrado sia figlio di [[Morzan]]. Si sarebbe probabilmente rammaricato della sua decisione se avesse saputo che Murtagh avrebbe ucciso il re [[Rothgar]]. Sviluppa un'amicizia con Eragon che continua nel [[Eldest|secondo libro]]. ''Nell'interesse dell'imparzialità'' il re [[Rothgar]] scelse Orik per accompagnare Eragon a [[Ellesméra]], il regno degli [[Elfo|elfi]], dove Eragon continua il suo addestramento come [[Cavalieri dei Draghi|Cavaliere dei Draghi]]. La prima reazione di Eragon a questa decisione è irritazione, poiché significa che il viaggio dovrà essere fatto sulla terra, piuttosto che a cavallo di Saphira. Tuttavia, più tardi riconosce il programma del re Rothgar come saggio, rendendosi conto che è importante dimostrare l'uguaglianza fra le diverse razze in gioco. Durante l'addestramento di Eragon, Orik rimane ''sullo sfondo'', essendo a conoscenza delle tensioni tra i nani e gli elfi. Col tempo, però, Orik e gli elfi diventano più tolleranti a vicenda; Orik persino presenta una parte alla celebrazione dell'
=== Rothgar ===
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== Spettri ==
Uno '''Spettro''' è una creatura malvagia, molto potente e capace di usare la magia. Gli Spettri hanno una forza sovrumana, possono vedere agevolmente sia di giorno che di notte e sono accomunati da alcune caratteristiche fisiche: capelli cremisi, pelle molto pallida e occhi rossi. Uno Spettro ha origine quando uno stregone, evocando spiriti più potenti di lui, ne perde il controllo ed essi si impossessano quindi del suo corpo; può essere ucciso solo se gli si trapassa il [[cuore]], in caso contrario si limita a svanire e a ricomparire in un altro luogo. Nel [[Eragon|primo libro]] si incontra uno Spettro di nome [[Durza]], che insieme ai [[Ra'zac]] è l'antagonista principale. Al servizio del re [[Galbatorix]], viene ucciso da [[Eragon (personaggio)|Eragon]] quando questi gli trapassa il cuore durante la battaglia che si svolge al termine del primo libro. Nello scontro Eragon viene gravemente ferito alla [[schiena]] da Durza. Questa ferita lo affliggerà fino a quando, nel secondo romanzo (''[[Eldest]]''), sarà guarito durante la Celebrazione del Giuramento di Sangue (''
=== Durza ===
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