Atena: differenze tra le versioni

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=== Erittonio ===
[[File:Athena ciste.jpg|upright=1.4|thumb|Atena con la cesta ed Erittonio sotto forma di serpente (particolare). Statua romana I secolo d.C. [[Museo del Louvre]]]]
Secondo quanto racconta lo [[Pseudo-Apollodoro]], il dio [[Efesto]] tentò di unirsi ad Atena ma non riuscì nell'intento. Il suo seme caddesi asparse terra,al suolo e fecondò [[Gea]] e così dalla terra nacque [[Erittonio (re)|Erittonio]], metà umano e metà serpente. Atena decise comunque di allevare il bambino come madre adottiva. Una versione alternativa dice che il seme di Efesto cadde sulla gamba della Dea, che se la pulì con uno straccetto di [[lana]] che gettò poi a terra: Erittonio sarebbe così nato dalla terra e dalla lana. Un'altra leggenda narra che Efesto avesse voluto sposare Atena ma che la Dea scomparve all'improvviso dal talamo nuziale, cosicché lo sperma di Efesto finì per cadere a terra. Atena chiuse dentro ad una cesta il bambino, che aveva la parte inferiore del corpo a forma di serpente e lo affidò alle tre figlie di [[Cecrope]] ([[Erse (mitologia)|Herse]], [[Pandroso]] e [[Aglauro (figlia di Cecrope)|Aglauro]]), avvisandole di non aprirla mai. Agraulo, curiosa, aprì ugualmente la cesta e la vista dell'aspetto mostruoso di Erittonio fece impazzire le tre sorelle che si uccisero lanciandosi giù dall'Acropoli<ref>{{cita|Pausania|I, 18, 2}}.</ref>, oppure secondo [[Igino (astronomo)|Igino]], nel mare<ref>{{cita|Igino|166}}.</ref>.
 
Una versione diversa dice che, mentre Atena era andata a prendere una montagna per usarla per costruire l'Acropoli, due delle sorelle aprirono la cesta: un [[corvus|corvo]] vide la scena e volò a riferirlo alla Dea che accorse infuriata lasciando cadere la montagna, che ora è il [[Monte Licabetto]].<ref>R. Graves, ''[[I miti greci]]'', "The Nature and Deeds of Athena" (trad. l'indole e le imprese di Atena) 25.d.</ref> Herse e Pandroso impazzirono per la paura e si uccisero lanciandosi da una scogliera, e neppure il corvo fu risparmiato dall'ira di Atena che, si narra, fece diventare da allora nere le piume di quest'animale.