Tamerlano: differenze tra le versioni

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incendio di mosca
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Sfruttando la maggiore mobilità della sua cavalleria, Tamerlano riuscì a porre il suo esercito fra quello degli Ottomani e le uniche risorse d'acqua disponibili per dissetare eserciti così grandi. I Turchi furono perciò costretti ad attaccare e furono quindi accerchiati e massacrati dagli arcieri della cavalleria mongola e dalla scimitarre della cavalleria [[Khanato Chagatai|chagatai]] di Tamerlano. Il sultano dell'Impero ottomano [[Bayezid I]], sebbene eroicamente difeso dal contingente alleato serbo destinato alla sua persona e ai suoi eredi, fu catturato e trascorse gli ultimi mesi della sua vita da prigioniero alla corte di Tamerlano (secondo alcune fonti, morì suicida in carcere). Soltanto il primogenito di Bayezid riuscì a fuggire dal massacro, preservando così la linea dinastica del Sultanato ottomano.
 
Sul campo della battaglia furono contati 40.000 morti (secondo altre fonti più di centomila), una cifra che sembra confermare le stime più recenti sopra riferite della consistenza effettiva degli eserciti. Alla battaglia assistettero, come si è detto, anche numerosi ambasciatori inviati dai re cristiani presso Tamerlano per valutarne la potenza e la reale forza militare. La conduzione strategica della battaglia da parte di Tamerlano, secondo quanto venne riferito, era stata ancora una volta perfetta, nonostante l'enorme massa dei combattenti. La battaglia di Ankara (assieme a quella di [[Battaglia di Canne|Canne]] vinta dal [[cartagine]]se [[Annibale]] sui [[Roma (città antica)|Roma]]ni,) è fra i casi strategici studiati ancora oggi nelle accademie militari.
 
=== Le trattative con gli europei ===