Gallia Cisalpina: differenze tra le versioni

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'''Gallia Cisalpina''' o '''Gallia Citeriore''' è il nome conferito dai Romani in [[Repubblica romana|età repubblicana]] aiad alcuni territori dell'[[Italia settentrionale]] compresi tranell'attuale ilregione fiumedel nord [[AdigePiemonte]] a Levante, le [[AlpiValle d'Aosta]] a Ponente e a Settentrione e illa [[RubiconeLombardia]] aoccidentale Meridione.per Illa [[Po]]Regio divideva la regione in [[GalliaXI Transpadana]], e [[Gallia Cispadana]]. Si trattava dei territori che corrispondevano alldell'attuale [[pianura padana]], attorno al grande fiume [[Po]], compresi i territori della [[Liguria]] a sudEmilia-ovest, fino all'attuale [[VenetoRomagna]] nellaper sua parte nord-orientale. La regione divennela [[provinciaRegio romana]]VIII includendoAemilia|Regio peròVIII tutti i territori a ovest del fiume [[AdigeAemilia|Cispadania]], fino alle [[Alpi]] piemontesi.<ref name="AdigeCisalpina">La Gallia Cisalpina corrispondeva ai territori della pianura padana compresi tra il fiume [[Adige]] e le [[Alpi]] piemontesi</ref>
Non confondere i [[Storia della Liguria|regni liguri]], i regni [[reti]], e l'[[Etruria padana]], composto da popolazione e lingue non indoeuropee. I [[veneti]] popolati il nordest de l'Italia. Il termine "Gallia Cisalpina" è stato usato per denominare parti del nord Italia che hanno visto arrivare tribù celtiche dall'altra parte delle Alpi, (probabilmente dall'attuale regione bavarese della [[Germania]]). Fu ampliato, più tardi nel [[XIX secolo]], in tutto il nord Italia. Gallia Cisalpina è il territorio occupato dai Celti, che corrisponde alle due regioni ([[Regio XI Transpadana|Gallia transpadana]] e [[Regio VIII Aemilia|Gallia Cispadania]]), e non tutto il nord Italia popolato da popolazioni italiche, e in gran parte non indoeuropeo. Fu nel XIX secolo che fu ampliato a tutto l'arco alpino. Il XIX secolo, corrisponde a una forte ideologia de riscrivere la storia ponendo le popolazioni del nord al centro delle storie.
 
==Statuto==
{{Vedi anche|Province romane|Governatori romani della Gallia Cisalpina}}
{{Vedi anche|Regio VIII Aemilia|Regio IX Liguria|Regio X Venetia et Histria|Regio XI Transpadana}}
[[File:Gallia cisalpina.jpg|miniatura|La Gallia Cisalpina corrisponde alle regioni verdi. Nel XIX secolo, il territorio sarà esteso a tutto il nord Italia.]]
 
Non è dato sapere il momento in cui venne dedotta la [[provincia romana]] della Gallia Cisalpina. La storiografia moderna oscilla fra la fine del II secolo a.C. e l'età sillana. Vero è che all'[[89 a.C.]] risale la legge di [[Gneo Pompeo Strabone|Pompeo Strabone]] (''[[Lex Pompeia de Transpadanis]]'' o anche ''Lex Pompeia de Gallia Citeriore'') che conferì alla città di ''[[Mediolanum]]'' e ad altre, la dignità di [[Colonia (insediamento)|colonia]] latina. Nel dicembre del [[49 a.C.]]<ref>Cassio Dione 41, 36</ref> Cesare con la [[Lex Roscia]] concesse la cittadinanza romana a tutti gli abitanti della Cisalpina e infine, nel 42 a.C. , la provincia venne abolita del tutto, divenendo parte integrante dell'[[Italia romana]].<ref>U. Laffi, ''La provincia della Gallia Cisalpina'', “Athenaeum”, 80, 1992, pp. 5-23</ref> Nel periodo in cui fu provincia la Gallia Cisalpina venne amministrata da un [[propretore]].
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La Gallia cisalpina fornirà a Cesare il bacino a cui attingere per la [[coscrizione]] delle [[legione romana|legioni]] da utilizzare nella [[conquista della Gallia|campagna di Gallia]]: la ricompensa si avrà nel [[49 a.C.]] quando, attraversato il [[Rubicone]], innescata la [[Guerra civile tra Cesare e Pompeo|guerra civile]] con [[Gneo Pompeo Magno|Pompeo]] e ottenuto il titolo di ''[[dictator]]'', Cesare concesse la [[cittadinanza romana]].<ref name=Demandt92>Demandt, p. 92.</ref>
 
Durante il principato di Augusto, in un anno intorno al [[7|7 d.C.]],<ref>U. Laffi, ''Organizzazione dell'Italia sotto Augusto e la creazione delle regiones'', pp. 81-117, in U. Laffi, "Colonie e municipi nello Stato romano, Roma 2007</ref> l'ex Gallia Cisalpina venne divisa in quattrodue ''Regiones'', ''[[regioRegio VIIIXI AemiliaTranspadana]]'', ''[[regioRegio IXVIII Liguria]]'',Aemilia|Regio ''[[regioVIII X Venetia et Histria]]'' e ''[[regio XI TranspadanaCispadania]]'', nell'ambito delle [[Regioni dell'Italia augustea|11 regioni]] con le quali venne organizzata la divisione amministrativa dell'Italia.
 
{| class="wikitable" style="width:99%;margin:auto;clear:both;"
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| bgcolor="lightgrey" | <div align="center">prima della<br />conquista romana</div>
| colspan=2 | <div align="center">[[Liguria]]<br />([[Liguri]])</div>
| colspan=2 | <div align="center">[[Gallia Transpadana]]<br />([[Salassi]], [[Taurini]], [[Leponzi]] e [[Insubri]])</div>
| colspan=2 | <div align="center">[[Gallia Cispadana]]<br />([[Lingoni]] e [[Boi]])</div>
| colspan=2 | <div align="center">[[Veneto]]<br />([[Cenomani]], [[Camuni]], [[Veneti]] e [[Carni]])</div>
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| bgcolor="lightgrey" | <div align="center">dal [[90 a.C.|90]]/[[89 a.C.]]</div>
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| bgcolor="lightgrey" | <div align="center">dal [[7 a.C.]]/[[Augusto]]</div>
| colspan=2 bgcolor="#FFDEAD" | <div align="center">'''''[[regio IX Liguria]]'''''</div>
| colspan=2 bgcolor="#FFDEAD" | <div align="center">'''''[[Regio XI Transpadana]]'''''</div>
| colspan=2 bgcolor="#FFDEAD" | <div align="center">'''''[[Regio VIII Aemilia]]'''''</div>
| colspan=2 bgcolor="#FFDEAD" | <div align="center">'''''[[regio X Venetia et Histria]]'''''</div>
 
|}
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=== La Cultura di Canegrate ===
{{vedi anche|Cultura di Canegrate}}
[[File:Shepherd Map of Ancient Italy, Northern Part.jpg|miniatura|Mappa dell'Italia settentrionale sotto Augusto. L'Italia era stata divisa in 11 regioni amministrative. La Gallia Cisalpina corrispondeva alle seguenti regioni: [[Regio XI Transpadana]] e [[Regio VIII Aemilia|Cispadana]].]]
 
La cultura di Canegrate fu una civiltà dell'Italia preistorica che si sviluppò a partire dall'[[Età del bronzo]] recente ([[XIII secolo a.C.]]) fino ad arrivare all'[[Età del Ferro]], nella [[pianura padana]] in [[Lombardia]] occidentale, in [[Piemonte]] orientale e in [[Canton Ticino]]. Essa rappresenta l'irrompere di una prima ondata migratoria di popolazioni probabilmente [[celti]]che ([[Protocelti]]) provenienti dal nord delle [[Alpi]] che, oltrepassati i valichi alpini, s'infiltrano e si stabiliscono nell'area padana occidentale. Dalle testimonianze archeologiche ritrovate si può dedurre che l'impatto con le popolazioni ritrovate non sia stato del tutto pacifico.
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Nell'Etruria padana venne probabilmente istituita una dodecapoli, in analogia alla [[dodecapoli etrusca]], ma non si ha la certezza di quali città ne facessero parte. Appartennero certamente alla dodecapoli padana le città di [[Felsina]] (Bologna), [[Spina (città)|Spina]] e [[Marzabotto]], mentre si possono solo supporre città come [[Ravenna]], [[Faenza]], [[Cesena]], [[Rimini]], [[Modena]], [[Parma]], [[Piacenza]], [[Mantova]] e forse [[Milano]]. Questa ipotesi tradizionale sembra non essere supportata da prove: difatti, le indagini archeologiche inducono a porre i limiti dell'area etrusca a ovest con l'area di Rubiera (RE) e a nord con Mantova e l'abitato del Forcello di Bagnolo San Vito (MN)<ref>{{Cita libro|autore=Raffaele Carlo De Marinis (a cura di)|titolo=Gli etruschi a nord del Po|anno=1988|editore=|città=|p=|pp=|ISBN=}}</ref>.
 
=== I Celti e i Celto-Liguri ===
{{Vedi anche|Spedizioni celtiche in Italia}}
 
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Il riesame delle fonti archeologiche, in particolare proprio del passo di Livio che documenta l'arrivo di Belloveso e dei suoi Insubri all'epoca del regno di Tarquinio Prisco (VI secolo a.C.) con la fondazione di Milano, ha costretto a collocare la presenza celtica in Italia almeno al VII secolo a.C. se non prima. La presenza dei Celti in Italia Settentrionale risulta, poi, anteriore alle ondate di invasori ricordate dalle fonti, tanto che lo stesso {{Citazione necessaria|[[Massimo Pallottino|Pallottino]] sosteneva che l'Italia subalpina fosse stata coinvolta "nello stesso processo primario di definizione etnico-linguistica della nazione celtica".}}
 
[[File:Gallia cisalpina.jpg|thumb|upright=1.4|left|Popolazioni [[celti]]che (Gallia cisalpina), e popolazione nativo Italici dal nord italia. I [[liguri]] populazione non indoeuropee, e i [[veneti]] della Gallia cisalpina.]]
 
Arrivi di nuove popolazioni si verificarono attorno alla fine del V inizi del IV secolo a.C. Comincia una decadenza irreversibile della grecità d'Italia sotto la spinta delle popolazioni italiche, le vie dei commerci attici sono distrutte dalla guerra del Peloponneso e non si riprenderanno più. L'interruzione della circolazione di beni è fonte di una crisi economica che porta, di riflesso, all'impoverimento e alla crisi di tutti quei popoli che erano interlocutori commerciali dei Greci: tra di essi anche i Celti. Le invasioni, siano esse ''tumultus Gallici'' o episodi di mercenariato, denotano un quadro di necessità, le popolazioni celtiche dell'Italia settentrionale rinforzano i legami con l'Oltralpe e questo provoca l'arrivo di nuove genti tra le quali i [[Senoni]], i ''recentissimi advenarum'' di cui parla Livio, autori del sacco di Roma nel 390 a.C. Le popolazioni celtiche che popolarono la pianura padana sono storicamente note dal famoso passo di Livio.<ref>[[Tito Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', V, 35.</ref> Subito dopo gli [[Insubri]] arrivano i [[Cenomani]] che occupano il territorio a est dell'Adige, indeterminato è invece l'arrivo delle altre popolazioni che, con un meccanismo "a scavalco" occupano via via tutta la pianura padana meridionale scacciandone Etruschi e Umbri. Livio ricorda [[Libui]] e [[Salluvi]] che si fermano accanto all'antica tribù dei [[Laevi]], stanziata vicino al Ticino; i [[Boi]] e i [[Lingoni]] e, da ultimi, i Senoni.<ref>[[Polibio]], ''Storie'', II, 7; M.T. Grassi ''I celti in Italia'', Milano 1991</ref>
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Nel luglio dell'[[89 a.C.]], [[Gneo Pompeo Strabone]], padre di [[Gneo Pompeo Magno]], promosse la ''[[Lex Pompeia de Transpadanis]]'', che concesse il [[diritto latino]] anche ai Transpadani. Secondo alcuni studiosi è anche colui che l'ha proposta a Roma.
 
[[File:Gallia cisalpina - Shepherd png.png|centro|thumb|upright=3.7|Territori della Gallia cisalpina e resto del nord Italia. Nel XIX secolo, tutto il nord Italia sarà assimilato alla Gallia Cisalpina, (evidenziati in rosso trasparente) tra la fine del [[II secolo a.C.|II]] e gli inizi del [[I secolo a.C.]].]]
 
La conquista romana dell'Italia a nord degli Appennini sostituì il precedente ordinamento a carattere tribale delle popolazioni [[celti]]che, [[reti]]che e [[Veneti|venete]]. Anche il paesaggio della [[Pianura padana]] venne pesantemente modificato e il territorio fu ridisegnato attraverso il sistema della [[centuriazione]]. L<nowiki>'</nowiki>''[[ager centuriatus]]'' veniva tracciato dall'[[agrimensura|agrimensore]], che individuava l'''umbilicus agri'', cioè il punto in cui si sarebbero incrociati due assi assi stradali perpendicolari tra loro: il primo era generalmente in direzione est-ovest ed aveva il nome di "[[decumano|decumano massimo]]" (in latino, ''decumanus maximus''), mentre il secondo correva in direzione nord-sud, ed era detto "[[Cardine (storia romana)|cardo massimo]]" (''cardo maximus''). La suddivisione del territorio in appezzamenti era compiuta attraverso la realizzazione di lotti separati fra loro da decumani (assi paralleli al decumano massimo) e cardini (assi paralleli al cardo massimo). Per ragioni pratiche, l'orientamento degli assi non sempre coincideva con i quattro punti cardinali: a volte si basava sull'orientamento di vie di comunicazione preesistenti (così per le centuriazioni lungo la [[via Emilia]]) o su altre caratteristiche geomorfologiche. Si trattava di un processo già iniziato in val padana con la fondazione di colonie e che finì, al termine della conquista, per coinvolgere l'intera pianura.
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===Maggiori centri provinciali===
[[File:Shepherd Map of Ancient Italy, Northern Part.jpg|thumb|upright=1.4|L'Italia settentrionale (ex Gallia Cisalpina) fu divisa da [[Augusto]] in quattrodue regioni intorno al 7 d.C.: ''[[Regio VIII Aemilia]]'', ''[[Regio IX Liguria]]'', ''[[Regio X Venetia et Histria]]'' e ''[[Regio XI Transpadana]]''.]]
I maggiori centri della provincia erano:
 
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Image:Porto fluviale di Aquileia.jpg|Porto fluviale romano
Image:Aquileia_sepolcreto.jpg|Sepolcreto romano
File:MANA - Mithrasrelief 1.jpg|Rilievo scultoreo di [[Mitra (divinità)|Mitra]] ([[Museo archeologico nazionale di Aquileia]]).
File:Italie - Frioul - Aquileia - Cimetière paleochretien.jpg|Cimitero paleo-cristiano.
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