Grosseto: differenze tra le versioni

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* [[Chiesa dei Bigi|Chiesa dei Santi Gherardo e Ludovico]], detta dei Bigi, situata in [[piazza Baccarini]] a poca distanza dalle chiese di San Pietro e di San Francesco, è stata costruita nel [[1585]] insieme all'annesso convento delle Clarisse. Sconsacrato agli inizi del XX secolo, è stato restaurato nel 2005 ed ha ospitato in tempi recenti il museolab della città di Grosseto e la sede del corso di archeologia del Polo Universitario Grossetano. Conserva la decorazione in stucco degli altari barocchi opera del luganese Domenico Notari.<ref>Santi, ''op. cit.'', p. 140.</ref>
* [[Chiesa della Misericordia (Grosseto)|Chiesa della Misericordia]], piccolo edificio di culto situato in [[Piazza dei Martiri d'Istia|piazza Martiri d'Istia]], è stata costruita tra il 1844 e il 1851, ed ha subito alcuni rifacimenti nel 1868. L'edificio sorge sul luogo dove era situata la più antica [[Chiesa di San Leonardo (Grosseto)|chiesa di San Leonardo]], demolita nel 1844.<ref>Santi, ''op. cit.'', p. 142.</ref>
* [[Chiesa di San Giuseppe (Grosseto)|Chiesa di San Giuseppe]], chiesa parrocchiale dell'omonima zona del quartiere di [[Barbanella]], è stata costruita dal 1935 al 1940, su progetto dell'ingegnere [[Ernesto Ganelli]]. La consacrazione ufficiale fu tenuta il 14 aprile [[1940]]. Si presenta in un monumentale stile neoromanico.<ref>La [http://atlante.chelliana.it/fuori_sgiuseppe.htm chiesa di San Giuseppe] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140106092146/http://atlante.chelliana.it/fuori_sgiuseppe.htm |date=6 gennaio 2014 }} sull'Atlante storico topografico dei siti di interesse storico e culturale del Comune di Grosseto.</ref>
* [[Chiesa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo (Grosseto)|Chiesa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo]], chiesa parrocchiale dei quartieri ad est del centro storico, è stata costruita tra il 1946 e il 1951 in stile neoromanico. La consacrazione ufficiale fu tenuta il 29 aprile [[1951]].<ref>La [http://atlante.chelliana.it/fuori_cottolengo.htm chiesa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140109225640/http://atlante.chelliana.it/fuori_cottolengo.htm |date=9 gennaio 2014 }} sull'Atlante storico topografico dei siti di interesse storico e culturale del Comune di Grosseto.</ref>
* [[Basilica del Sacro Cuore di Gesù (Grosseto)|Basilica del Sacro Cuore di Gesù]], imponente chiesa situata lungo viale della Pace, fu fortemente voluta dal vescovo [[Paolo Galeazzi]] a ricordo delle vittime del [[bombardamento di Grosseto]] del 26 aprile 1943. Eretta in parrocchia il 2 febbraio 1949, iniziò la sua attività già dal 2 ottobre dello stesso anno nei locali della casa canonica prima e dell'asilo infantile poi. Il 12 giugno 1954 iniziarono i lavori della chiesa, su progetto di Ernesto Ganelli ed eseguiti dalla ditta Egisti. La consacrazione fu effettuata il 26 aprile [[1958]]. La facciata è preceduta da una gradinata ed è interamente rivestita in travertino: su di essa sono poste le quattro statue in bronzo degli evangelisti realizzate da [[Tolomeo Faccendi]]. Sul fianco destro si eleva il campanile di 75 metri a forma ottagonale, mentre l'intero edificio è sovrastato dalla cupola poligonale di 55 metri, rivestita in rame, con una pregevole lanterna sovrastata da una statua dorata di Gesù a braccia aperte che simboleggia il [[Sacro Cuore di Gesù|Sacro Cuore]]. L'interno si caratterizza per le opere in bronzo dello scultore Faccendi e per la cripta in ricordo delle vittime del bombardamento con la tomba in marmo del vescovo Galeazzi.<ref>La [http://atlante.chelliana.it/fuori_sacro.htm basilica del Sacro Cuore di Gesù] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140109232434/http://atlante.chelliana.it/fuori_sacro.htm |date=9 gennaio 2014 }} sull'Atlante storico topografico dei siti di interesse storico e culturale del Comune di Grosseto.</ref>
* [[Abbazia di San Rabano]], situata nel [[Parco naturale della Maremma]] ad una altezza di circa 320 metri sul livello del mare, in una sella tra poggio Uccellina (347&nbsp;m) e poggio Lecci (417&nbsp;m), è citata per la prima volta in un documento del 1101 come ''Santa Maria Alborensis''. Monastero benedettino, fu ceduto all'ordine dei [[cavalieri di Gerusalemme]] nel 1307, per poi venire definitivamente abbandonato nel XVI secolo in seguito alla costruzione della [[Chiesa di Sant'Antonio abate (Alberese)|chiesa di Sant'Antonio abate]] ad [[Alberese]]. Si presenta oggi sotto forma di imponenti ruderi, che conservano ancora la monumentale torre campanaria.<ref>Roberto Farinelli, [[Riccardo Francovich]], ''Guida alla Maremma medievale. Itinerari di archeologia nella provincia di Grosseto'', Nuova Immagine, Siena, 2000, pp. 157-168.</ref>
* [[Cappella di Santa Maria a Grancia|Cappella di Santa Maria]], situata presso la [[fattoria della Grancia]], conserva all'interno alcune opere cinquecentesche: in passato vi era situata anche una quattrocentesca ''Assunzione di Maria'' di [[Benvenuto di Giovanni]], oggi conservata al [[Metropolitan Museum di New York]].
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| [[2014]]
| 15ª posizione (+13)<ref>[{{Cita web |url=http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2014_dati/home.shtml |titolo=Qualità della vita 2014: - Il Sole 24 ORE] |accesso=21 settembre 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150914145937/http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2014_dati/home.shtml |dataarchivio=14 settembre 2015 |urlmorto=sì }}</ref>
| 71ª posizione<ref>[http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/ecosistema_urbano_2014.pdf Ecosistema Urbano XXI Edizione (pag. 27)]</ref>
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