Francesco Saverio de Mérode: differenze tra le versioni

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|immagine = Demerode.jpg
|didascalia =
|stemma = Template-Archbishop CoA PioM.svg
|motto =
|ruoliricoperti = *[[Arcivescovo titolareSegretario]] d'ambasciata di [[ArcidiocesiSua di Melitene|MeliteneSantità]] <small>(1851-1857)</small>
*[[Governo (Stato Pontificio)|Pro-ministro delle Armi]] <small>(1860-1865)</small>
*[[Arcivescovo titolare]] di [[Arcidiocesi di Melitene|Melitene]] <small>(1866-1874)</small>
*[[Assistente al Soglio Pontificio]] <small>(1866-1874)</small>
*[[Elemosiniere di Sua Santità]] <small>(1866-1874)</small>
|nato = 26 marzo [[1820]]
|ordinato = 22 settembre [[1849]] a [[Bruxelles (comune)]]
|nomarcivescovo = 22 giugno [[1866]] da [[papa Pio IX]]
|arcconsacrato = 1º luglio [[1866]] dal [[cardinale]] [[Costantino Patrizi Naro]]
|deceduto = 12 luglio [[1874]] a [[Roma]]
}}
{{Bio
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}}
 
Fu un grande protagonista dell'[[urbanizzazione]] della [[città di Roma]] a seguito della sua proclamazione a capitale d'Italia.
 
== Biografia ==
Figlio del conte [[Félix de Mérode]], ministro di [[Leopoldo I del Belgio]], fu educato dapprima presso il collegio gesuita di [[Namur]] poi all'oratorio di [[Juilly]]. Nel [[1839]] entrò nell'Accademia militare di [[Bruxelles]]. Nel [[1844]], attratto dalla carriera delle armi, ottenne di servire nella [[Legione straniera francese]] come ufficiale presso lo stato maggiore particolare del generale [[Thomas Robert Bugeaud]] in [[Algeria]] e si distinse nei combattimenti della [[Cabilia]] e nell'[[Aurès]] ottenendo la decorazione della [[Legione d'Onore]]. In questa occasione conobbe [[Christophe Louis Léon Juchault de Lamoricière]]. Verso la fine del [[1845]] rientrò in [[Belgio]] con il grado di [[tenente]].
 
Nel [[1848]] scelse però la carriera ecclesiastica: prese gli ordini, e, caduta la breve [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica romana del 1849]], partecipò attivamente alla restaurazione dello [[Stato pontificio]]. [[Cappellano militare]] dei francesi, si fece notare da [[papa Pio IX]] che lo creò [[cameriere pontificio|cameriere segreto]] e [[monsignore]], utilizzandolo molto nei rapporti con la Francia del [[Secondo Impero francese|Secondo Impero]], alla quale per nascita e per cultura il Merode era legato.
 
In quegli [[anni 1850|anni '50]]-'60 lo Stato pontificio era "protetto" da [[Napoleone III]] contro le spinte risorgimentali e sembrava ancora possibile la restaurazione del papa-re e una qualche modernizzazione dello Stato della Chiesa. A quest'ultima il MerodeMérode era particolarmente interessato, avendo come modello i grandi rivolgimenti - e i grandi affari - che [[Barone Haussmann|Haussmann]] stava apportando a [[Parigi]]. Nel [[1871]] fonda l'Istituto scolastico [[Collegio San Giuseppe - Istituto De Merode|De Merode]], presso il [[palazzo Altemps]], poi trasferito nei pressi di [[Piazza di Spagna]].
 
Col tempo il suo ascendente sul Papa crebbe, nonostante il conflitto sempre vivo<ref>Martina Giacomo, ''I segretari di Stato di Pio IX'', MEFRIM: Mélanges de l'École française de Rome : Italie et mediterranée : 116, 1, 2004 (Roma : École française de Rome, 2004).</ref> con il [[Giacomo Antonelli|cardinale Antonelli]]: questi, man mano che si stringeva l'accerchiamento del Regno d'Italia e si affievoliva la protezione francese, rappresentava nelle gerarchie vaticane le posizioni più moderate e trattatiste, mentre monsignor de Merode - sostenuto dai [[Gesuiti]] - rappresentava le posizioni più conservatrici del potere temporale.
 
=== Il politico ===
Merode fu comunque nominato, il 18 aprile [[1860]], vicepro-ministro delle Armi, incarico che tenne fino al 20 ottobre [[1865]]<ref>Per un'accurata descrizione dell'attività del Merode come "proministro delle armi" si veda il capitolo ''Monsignor Francesco de Merode proministro delle armi in Roma'', in ''Giubileo ai mercenari del settembre 1864 e di altre epoche'', Torino 1865, pp. 135-138.</ref>, sostenendo la guerriglia dei [[Sanfedismo|sanfedisti]] della [[Campagna e Marittima]] ed una politica di dura repressione interna di ogni movimento liberale<ref>Per un ritratto del Merode visto con occhi a lui contemporanei si veda [http://books.google.it/books?id=VcoYAAAAYAAJ&pg=PR5&dq=saverio+de+merode&hl=it&ei=09zDTJLhMMqUswae-8zOCA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=30&ved=0CLEBEOgBMB0#v=onepage&q=saverio%20de%20merode&f=false Emilio Cardinali, ''I briganti e la corte pontificia'', Livorno 1862] pp. 59-61.</ref>. Notava [[Ferdinand Gregorovius|Gregorovius]] alla fine del 1863:
{{citazione|Alcuni giorni fa i Francesi ad [[Albano Laziale|Albano]] hanno inseguito fino a [[Castel Gandolfo]] 24 [[carabinieri pontifici]] belgi, che commettevano eccessi. Ne hanno uccisi due e feriti 7 [...] Merode si è recato a Castel Gandolfo per assistere alle esequie di questi miserabili, come se fossero caduti sul campo dell'onore. Merode è ancora potente; domina il centro dei legittimisti e fa scorrere verso [[Roma]] i rivoli del denaro. Possiede perciò ambedue le chiavi per il cuore di [[Pio IX]].}}
 
Ma era ormai evidente che il dominio temporale era agli sgoccioli: ci voleva maggior duttilità, per trattare con i governi dei Savoia, e alla fine Merode fu sostituito, proprio su richiesta dei francesi, e con dispiacere del papa, che continuò ad utilizzarlo come proprio rappresentante personale e il 22 giugno [[1866]] lo creò [[arcivescovo titolare]] di [[Mitilene]]. Fu consacrato dal cardinale [[Costantino Patrizi Naro]], assistito dai vescovi [[Louis-Edouard-François-Desiré Pie]] e [[Giuseppe Berardi]].
 
=== L'immobiliarista ===
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Box successione
 
|tipologia = incarico governativo
|carica = [[Governo_(Stato_Pontificio)#Dal_1850_al_1870|Pro-Ministro delle Armi]] dello [[Stato Pontificio]]
|immagine = Emblem Holy See.svg
|periodo = 18 aprile [[1860]] - 20 ottobre [[1865]]
|precedente = [[Filippo Farina]]
|successivo = [[Hermann Kanzler]]
}}
{{Box successione
|tipologia = episcopale
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|successivo = [[Felice Maria de Neckere]]
}}
{{Box successione
 
|tipologia = incarico governativo
|carica = [[Elemosiniere di Sua Santità]]
|immagine = Emblem Holy See.svg
|periodo = 10 luglio [[1866]] - 11 luglio [[1874]]
|precedente = [[Gustav Adolf von Hohenlohe-Schillingsfürst]]
|successivo = [[Alessandro Sanminiatelli Zabarella]]
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|cattolicesimo|legione straniera francese|Roma}}