Vivien Leigh: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
→‎Debutto: Ho corretto un verbo sbagliato
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 34:
Vivian fece la sua prima apparizione su un palcoscenico all'età di tre anni, recitando nel gruppo teatrale amatoriale cui partecipava la madre; la donna infuse nella figlia l'amore per la letteratura, sia narrandole storie della [[mitologia greca]] o [[Mitologia indiana|indiana]], sia di autori quali [[Hans Christian Andersen]], [[Lewis Carroll]] e [[Rudyard Kipling]]. All'età di sei anni, fu mandata a studiare nel convento del Sacro Cuore di Roehampton, in [[Inghilterra]], dove divenne amica della futura attrice [[Maureen O'Sullivan]], alla quale espresse per la prima volta il proprio desiderio di svolgere questa professione.
 
Vivian completò la propria istruzione in Europa, per fare ritorno a Londra nel 1931; lì scoprì che in un cinema del West End eraveniva trasmessoproiettato un film dell'amica Maureen O'Sullivan, e comunicò ai genitori il proprio desiderio di diventare anche lei attrice. Entrambi la sostennero, e il padre la aiutò a iscriversi alla ''Royal Academy of Dramatic Art'' (''R.A.D.A.'') a Londra. Poco prima di essere ammessa al ''R.A.D.A.'' nell'aprile del 1932, la diciottenne Vivian conobbe l'avvocato Herbert Leigh Holman; dopo un fidanzamento di pochi mesi, i due decisero di sposarsi e Holman, profondamente scettico nei confronti del mondo dello spettacolo, chiese a Vivien di congedarsi dall'Accademia. Il matrimonio ebbe luogo il 20 dicembre 1932 ma, dopo poche settimane, l'ambiziosa Vivian ottenne il permesso di rientrare al ''R.A.D.A.'', dove riprese a seguire i corsi di recitazione con grande impegno e disciplina, e iniziò a coltivare la passione – trasmessale dal marito – nei confronti dell'arte e dell'arredamento, interessi per i quali iniziò a dimostrarsi assai abile e competente.
 
Il 12 ottobre 1933 nacque la loro figlia Suzanne. Malgrado il lieto evento, la vita matrimoniale e la maternità non risultarono congeniali all'irrequieta indole di Vivian e non la distolsero dalle sue ambizioni artistiche e dall'entusiasmo con cui affrontò i saggi all'Accademia e i primi lavori come modella pubblicitaria.