Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte 2: differenze tra le versioni

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==Trama==
La nazione di [[Panem]] è in guerra. Tutti i distretti sono ormai uniti nella rivolta contro [[Panem#Capitol City|Capitol City]], guidata da [[Katniss Everdeen]], che continua a vestire i panni della [[Universo di Hunger Games#Ghiandaia imitatrice|ghiandaia imitatrice]] e quindi a impersonare il simbolo della rivoluzione stessa. Nel frattempo Peeta è ancora sotto shock a causa del depistaggio cerebrale causatogli dal [[Personaggi di Hunger Games#Presidente Snow|Presidente Snow]] mentre era prigioniero a Capitol, City e i suoi sentimenti di odio verso Katniss sono ancora presenti, benché lentamente comincino a svanire. L'unico distretto ancora fedele a Snow è il [[Panem#Distretto 2|Distretto 2]], oltre ad essere anche il deposito dell'arsenale di Capitol City. Per non perdere neanche un'arma i ribelli, su suggerimento di Gale, decidono di spaventarli seppellendoli sotto a dalle valanghe di roccia causate dai bombardamenti sulle montagne circostanti da parte degli aerei del [[Panem#Distretto 13|Distretto 13]]; alcuni civili riusciti a sopravvivere si arrendono e vengono portati davanti a Katniss per convincerli ad unirsi alla rivolta. Uno di loro, però, spara alla ragazza, che viene così considerata morta da Snow. In realtà Katniss indossava una tuta protettiva a prova di proiettile ed è viva.
 
Ripresasi dal colpo e più determinata che mai ad uccidere Snow, parte alla volta di Capitol City insieme ad un'unità speciale (denominata "Star Squad"), composta, tra gli altri, da [[Personaggi di Hunger Games#Gale Hawthorne|Gale]], [[Personaggi di Hunger Games#Finnick|Finnick]], [[Peeta Mellark|Peeta]], [[Personaggi_di_Hunger_Games#Cressida|Cressida]], le gemelle Leeg, Pollux e suo fratello Castor, il comandante Boggs e il vicecomandante Jackson. La città è però protetta da moltissime postazioni armate nascoste nelle strade e negli edifici, in alcune delle quali rimangono uccise le gemelle Leeg e il comandante Boggs, che rivela a Katniss che in principio il piano della presidente [[Personaggi di Hunger Games#Alma Coin|Alma Coin]] era quello di salvare Peeta dall'arena degli Hunger Games (non Katniss, poiché temeva di non poterla controllare) e che la donna si augura la morte di Katniss, dal momento che solo ciò le permetterebbe con certezza di diventare presidente senza che Katniss le si opponga; inoltre la sua morte sul campo di battaglia infiammerebbe ulteriormente la rivolta. Subito dopo la morte di Boogs, il gruppo deve rifugiarsi in un edificio, che abbandona poco prima dell'arrivo delle truppe di Capitol City. Queste ultime demoliscono il palazzo, e Katniss viene ancora una volta creduta morta.
 
Il gruppo approfitta allora della situazione e decide quindi di proseguire il suo cammino verso il palazzo presidenziale. Una telecamera riprende l'immagine di Katniss ancora viva; vengono quindi inviati degli ibridi-lucertola: nell'attacco rimangono uccisi Castor, il vicecomandante Jackson e Finnick. Alla fine, Katniss lancia un esplosivo (il dispositivo olografico in grado di visualizzare la mappa di Capitol City) verso gli ibridi, annientandoli tutti. Negli stessi momenti Snow, sempre più consapevole dell'imminente arrivo dei ribelli, annuncia via etere l'ordine ai cittadini di Capitol di abbandonare le periferie e di dirigersi verso il palazzo presidenziale per essere accolti al sicuro; la folla obbedisce agli ordini, ma una volta presentatasi davanti ai cancelli della dimora di Snow, viene bombardata da un aereo con il simbolo di Capitol City stessa. Nella strage, in cui restano uccisi molti bambini di Capitol City, rimane vittima anche la sorella di Katniss, [[Personaggi di Hunger Games#Prim|Prim]], presente a Capitol come volontario medico.
 
Snow, accusato del massacro verso la sua gente, viene catturato e condannato a morte. Nel palazzo presidenziale incontra fugacemente Katniss. L'ormai ex presidente spiega alla ragazza che l'aereo che ha sganciato gli ordigni esplosivi sui civili non apparteneva a Capitol City, ma era stato inviato dalla Coin per far sì che i pacificatori, gli uomini di Snow e il popolo di Capitol City si rivoltassero contro di lui a causa della morte dei loro figli, e che quindi anche la morte di Prim è stata colpa della Coin. Snow, infatti, afferma di non essersi mai fatto problemi ad uccidere innocenti, ma di averlo sempre fatto per un motivo e che uccidere i figli della gente di Capitol City non gli avrebbe dato alcun vantaggio, anche perché era ormai prossimo ad arrendersi.
 
Snow fa capire a Katniss che la Coin ha approfittato del loro odio reciproco perché pensassero a distruggersi a vicenda, dando modo a lei di salire al potere da dietro le quinte. E proprio ella, che nel frattempo si è autoproclamata Presidente ''[[ad interim]]'' di Panem senza elezioni democratiche, propone di tenere un'ultima edizione speciale degli Hunger Games, a cui far partecipare i fanciulli di Capitol City. Katniss si rende allora conto che l'unico scopo della Coin è sempre stato quello di prendere il posto di Snow e non quello di liberare [[Panem]] dalla dittatura. La votazione si conclude con la volontà di fare disputare gli Hunger Games proposti dalla Coin.
 
Katniss si offre quindi volontaria per giustiziare Snow: il giorno della condanna, l'ex presidente viene posto al centro della piazza e legato ad un palo. Katniss, seguita dall'intera città, si dirige nella sua direzione e, dopo un breve discorso della Coin, già trasformatasi in una vera e propria dittatrice, si prepara a scoccare la freccia nel petto di Snow. Poco prima del fatidico istante la ragazza cambia mira, colpendo al petto di Coin, che muore sul colpo. Snow, ridendo maniacalmente per la morte della donna che voleva usurparlo, viene comunque ucciso dalla sommossa della folla inferocita, e Katniss viene portata immediatamente via dal posto, senza riuscire ad uccidersi con una pillola contenente il veleno "morso della notte", perché Peeta gliela sottrae poco prima, salvandole la vita.
 
Con i due presidenti giustiziati, Panem può conoscere finalmente la pace. La comandante Paylor, a capo del [[Panem#Distretto 8|Distretto 8]], viene eletta nuova presidente della nazione; Annie partorisce il figlio suo e del defunto marito Finnick; Gale viene nominato capitano del [[Panem#Distretto 2|Distretto 2]] e non vedrà più Katniss, la quale non riesce a perdonargli il fatto di aver progettato le bombe che hanno ucciso Prim (anche se egli non avrebbe mai immaginato che sarebbero state utilizzate così); Katniss ritorna alla sua abitazione del [[Panem#Distretto 12|Distretto 12]].
 
Passano molti mesi e Katniss fatica a superare la morte della sorella Prim, fino a quando non troverà Peeta a piantare delle primule (i fiori con lo stesso nome della sorella minore) nel suo giardino e ricomincerà a trovare la speranza. I due vivono insieme e, finalmente, Katniss confessa a Peeta di amarlo. Tramite un salto in avanti nel futuro si scopre che i due hanno avuto due bambini, un maschio e una femmina.