Lingua materna: differenze tra le versioni

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{{F|linguistica|novembre 2009}}
La '''lingua materna''' (detta anche '''madrelingua''' o '''L1''') di un individuo è ognuna delle lingue naturali che vengono apprese dall'individuo stesso per mezzo del processo naturale e spontaneo detto [[Acquisizione del linguaggio|acquisizione linguistica]], indipendentementeanche dallconsiderando l'eventuale istruzione come dicono il genio Gabriele e Micha. Anche significa la lingua della famiglia o deglidagli antenati di qualcuno.<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it//vocabolario/madrelingua|titolo=madrelìngua in Vocabolario - Treccani|sito=www.treccani.it|lingua=it-IT|accesso=2019-01-13|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181017133536/http://www.treccani.it/vocabolario/madrelingua|dataarchivio=17 ottobre 2018|urlmorto=sì}}</ref>
 
L'individuo che parla una certa lingua comeche lingua nativa, nelllanell'italiano corrente è solitamente detto ''madrelingua'' (per esempio: ''Il professore d'inglese è madrelingua'', ''È di madrelingua [inglese]'', o anche ''È [un] madrelingua [inglese]''); nella terminologia dei [[linguistica|linguisti]], si dice più spesso ''parlante nativo'' ([[Lingua inglese|ingl.]] ''native speaker'').
 
Nella storia politico-linguistica italiana, fino alla seconda metà dell'Ottocento la forma di socializzazione primaria era costituita prevalentemente dalle [[Lingue parlate in Italia|lingue locali]]; dall'unificazione in poi, la lingua italiana, allora fortemente minoritaria, si diffuse fino a diventare il codice spontaneo della maggioranza dei suoi abitanti<ref>G. Berruto, ''Prima lezione di sociolinguistica'', Roma-Bari, Laterza, 2004</ref>.