Maria Cristina di Sassonia: differenze tra le versioni

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La coppia non trovò i favori della corte torinese a causa delle frequentazioni di Maria Cristina Albertina con intellettuali di tendenze illuministe e per le sue simpatie per la religione riformata<ref>{{Cita libro|autore=Gianni Oliva|titolo=I Savoia|anno=1998|editore=Arnoldo Mondadori Editore|città=|p=349|pp=|ISBN=}}</ref>.
 
Rimasta vedova nel [[1800]] dopo la nascita della figlia, Maria Cristina Albertina si risposò nel [[18161808]] con Giulioil Massimilianoconte Jules Maximilien Thibault de Montléart (1797-1865), undi otto anni più giovane di lei, che durante l'epoca napoleonica era uditore al Consiglio di Stato napoleonico (1797-1865).
 
Alla Restaurazione non tornò in Piemonte, ma seguì il marito che passò al servizio dell'Austria e fu creato principe nel 1822.
Fino alla maggiore età del figlio maschio, svolse per lui il ruolo di reggente.
 
Morì nel [[1851]], a 71 anni, e venne inumata presso la [[Basilica di Superga]].