Homalodotherium: differenze tra le versioni

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L’'''omalodoterio''' (gen. '''''Homalodotherium''''') è uno strano [[mammifero ]] vissuto nel [[Miocene ]]inferiore (circa 20 milioni di anni fa) in [[Argentina]].
 
== Uno scheletro bizzarro==
Lungo un paio di metri e alto circa un metro e mezzo, questo animale assomigliava molto ai rappresentanti di un altro gruppo di mammiferi, gli [[ancilopodi]], caratteristici però dell’emisfero settentrionale e non imparentati con l’omalodoterio, che apparteneva al gruppo molto diversificato dei notoungulati. Le somiglianze riguardano lo scheletro, davvero bizzarro per alcune caratteristiche. Come gli ancilopodi, l’omalodoterio possedeva lunghe zampe anteriori e robusti arti posteriori. Le estremità terminavano in grossi artigli, e il piede era [[plantigrado]]. Le “mani”, invece, dovevano essere [[digitigrade]].
 
Il profilo di questo mammifero era leggermente pendente, dal momento che gli arti anteriori erano più lunghi di quelli posteriori. Il muso era raccorciato, con le ossa nasali poste in alto sul cranio (il che indica la probabile presenza di una corta [[proboscide ]] nell’animale in vita); i denti, in fila serrata, non erano molto specializzati (da qui il nome che significa “bestia dai denti uguali”) e i canini non erano prominenti, al contrario di quelli dei suoi probabili antenati come [[''[[Thomashuxleya'']]''.
 
Le apofisi delle vertebre toraciche sono poco sviluppate, e questo fatto ha portato i [[paleontologi]] a sospettare che l’omalodoterio pascolasse abitualmente in posizione semieretta (il che non richiederebbe un grande sviluppo dei muscoli nucali per sostenere il cranio), facendo perno sul possenti arti posteriori e utilizzando quelli anteriori per aggrapparsi ai rami. Questo animale doveva essersi adattato a nutrirsi di foglie, o forse di radici che estraeva con i lunghi artigli.