Guardiagrele: differenze tra le versioni
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{{doppia immagine|right|Utensili in rame.jpg|209|Oggetto in rame.jpg|230|Vari utensili in rame, fra i quali una brocca con manico e beccuccio, varie conche e un piatto con paesaggio.|Oggetto artistico in ferro battuto.}}
Lo sviluppo dell'attività artigianale, incentrata principalmente nella lavorazione di metalli più o meno nobili, è legato a vari fattori protrattesi fino alla metà del [[XX secolo]]. Necessità di autosufficienza per la difficoltà degli scambi commerciali in luoghi montani, apertura a influssi esterni e desiderio da parte delle famiglie benestanti di possedere oggetti di lusso per affermare il proprio prestigio sociale portarono allo sviluppo di un artigianato considerato tra i più rappresentativi della regione<ref>{{cita|Flacco ''Guardiagrele - Guida storico-artistica alla città e dintorni''|p. 106.|guida}}</ref>.
[[File:Nicola da guardiagrele, frammenti della croce d'argento della collegiata di guardiagrele, 1431, 01.jpg|thumb|upright=0.8|Frammento in argento della Croce astile di Santa Maria Maggiore (Duomo), realizzata da Nicola da Guardiagrele (1431)]]
Da una parte la città, al livello architettonico, conserva gran parte del patrimonio gotico del [[XIII secolo|XIII]], [[XIV secolo]] (la facciata del Duomo, la Casa Marini, la facciata di San Francesco d'Assisi e di San Nicola di Bari), mostrando anche per la ricostruzione post-sisma 1706 un'interessante accostamento e interpretazione dell'arte napoletana, visibile soprattutto negli interni delle principali chiese e nel Palazzo Vitacolonna, passando poi per l'eclettismo liberty-neoclassico del Novecento (Palazzo Elisii-Liberatoscioli); dall'altro Guardiagrele nel Medioevo fu un importante centro dell'arte orafa. Mentre nel XII-XIII secolo fioriva la bottega dei maestri Nicodemo, Roberto e Ruggero, che realizzarono in Abruzzo gli amboni delle principali abbazie, come quelle di San Clemente a Casauria, San Pelino, San Liberatore alla Majella, Santa Maria Arabona, Santa Maria Assunta di [[Bominaco]], mostrando una ricercatezza del particolare e dell'abbondanza di motivi floreali e interpretazioni personali delle scene bibliche e dei santi; nel [[XIV secolo|XIV]]-XV secolo Guardiagrele divenne insieme a [[Sulmona]] uno dei principali centri abruzzesi per la presenza di botteghe di orafi, che continuano ad esistere tutt'oggi.
Un traguardo
[[File:Nicola da guardiagrele (attr.), gruppo dell'incoronazione della vergine dal portale della collegiata di guardiagrele, xv secolo 06.jpg|thumb|left|Particolare del gruppo dell'Annunciazione, di Nicola Gallucci (XV sec), Museo del Duomo]]
==== Il ferro battuto e il rame ====
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