Saronno: differenze tra le versioni

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:Il monumento alla "Riconoscenza" è stato eretto in Saronno in Piazza Grande (l'attuale Piazza della Libertà) nel 1830, a seguito dell'incendio divampato nel Borgo il 18 marzo del 1827, nel rione di S. Cristoforo. Una donna, comunemente soprannominata la "Ciocchina", causò quel disastroso incendio mentre trasportava delle braci. Il vento, di quella domenica di marzo, trasportò alcune faville che appiccarono il fuoco alle case e alle cascine del vecchio rione saronnese, molte delle quali andarono distrutte, con gravi danni alla popolazione che lì vi abitava. Ci fu una grandiosa gara di solidarietà, soprattutto da parte dei milanesi ai quali Saronno espresse, con la realizzazione di un monumento, la sua gratitudine. Nell'anno 1924 il monumento venne trasportato da Piazza Grande a Piazza della Riconoscenza, nel vecchio rione di S. Cristoforo, luogo ove avvenne il disastro. Due sono le epigrafi scolpite alla base del monumento marmoreo, già richiamate nella parte storica. Il monumento e rappresentato dalla figura di una donna con accanto il pellicano, simbolo della riconoscenza. Curiosa la storia che accompagna l'attribuzione dell'opera che si pensava, grazie ai riscontri delle cronache dell'epoca, fosse dello scultore milanese Pompeo Marchesi. Da una rilevazione effettuata sul monumento, il 16 maggio 1984, da due saronnesi, il pittore Giovanni Rossi e il maestro Vittorio Pini, si stabilì che l'opera fu eseguita dallo scultore milanese Gaetano Motelli. Un lapis sfregato su una velina mise in luce il gran segreto del nome dell'autore.
 
[[File:L andreotti saronno.jpg|thumb|right| [[Libero Andreotti]]: Monumento deiai Caduti]]
; Monumento dei Caduti
: Il monumento dei Caduti fu realizzato dallo scultore [[Libero Andreotti]] nel 1925, in seguito a un concorso indetto dall'amministrazione comunale. L'opera era collocata in Piazza Cadorna, davanti alla [[Stazione di Saronno|stazione cittadina]]. Nel 1932 venne spostata lungo il viale che collega la città al [[Santuario della Beata Vergine dei Miracoli|Santuario]], in seguito alla realizzazione del sottopasso ferroviario. Il monumento è costituito da un basamento cementizio su cui poggia un imponente gruppo bronzeo. La statua raffigura una donna, la Madre Patria che, con un arco, difende dal nemico; ai suoi piedi vi è un soldato caduto in combattimento. Ai lati del basamento sono collocati due pannelli, anch'essi in bronzo, che raccontano le scene della partenza e della morte dei soldati. La frase che, composta da don Luigi Bietti, cappellano della Casa Militare per Veterani di Turate, venne incisa sul monumento è la seguente: "A rimembranza dei Prodi Saronnesi che per una madre, l'Italia, lasciarono le Madri".
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;Monumento a Garibaldi
:Il monumento a [[Giuseppe Garibaldi]] è costituito da un bassorilievo bronzeo realizzato dallo scultore milanese [[Metello Motelli]]. È situato sulla facciata di una casa di proprietà Zerbi, attualmente in via Mazzini (ex via del Littorio). L'inaugurazione dell'opera risale al 14 ottobre 1883, mentre la targa commemorativa, posta sotto la figura bronzea, venne collocata in occasione del Centenario della nascita di Garibaldi, il 7 luglio 1907.
 
 
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