Crimini di guerra giapponesi: differenze tra le versioni

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Molti aviatori alleati catturati dai giapponesi in terra o in mare vennero giustiziati in conformità con la politica ufficiale giapponese. Durante la [[battaglia delle Midway]] nel giugno del 1942, tre aviatori americani che erano stati abbattuti e discesi in mare vennero avvistati e catturati dalle navi da guerra giapponesi. Dopo brevi interrogatori, due aviatori vennero uccisi, i loro corpi poi legati a cinque lattoni di [[cherosene]] pieni d'acqua e gettati fuori bordo dal cacciatorpediniere ''[[Makigumo]]''; il terzo venne ucciso e il suo corpo venne scaricato in mare dall'altro cacciatorpediniere ''[[Arashi]]''.
 
Il 13 agosto 1942, il Giappone varò la [[Legge degli aviatori nemici]], che dichiarava che i piloti alleati che bombardavano obiettivi non militari nel [[Teatro del Pacifico sud-occidentale della seconda guerra mondiale|Teatro del Pacifico]] e vennero catturati a terra o in mare da parte delle forze giapponesi fossero oggetti di giudizio e condanna, nonostante l'assenza di qualsiasi diritto internazionale contenente disposizioni in materia di guerra aerea. Questa legislazione venne approvata in risposta all'[[Incursione aerea su Tokyo]], avvenuta il 18 aprile 1942, in cui i bombardieri americani B-25 Mitchell sotto il comando del tenente colonnello [[Jimmy Doolittle]] bombardarono Tokyo e altre città giapponesi. Secondo la convenzione dell'Aia del 1907 (l'unica convenzione che il Giappone ratificò quanto riguardava il trattamento dei prigionieri di guerra), tutto il personale militare catturato in terra o in mare da parte delle truppe nemiche doveva essere trattato come prigioniero di guerra e non punito per essere semplicemente un legittimo combattente. Otto incursori aerei catturati al momento dello sbarco in Cina (e a conoscenza dell'esistenza della legge di "The Enemy Airmen") furono i primi membri di equipaggi alleati ad essere portati davanti a un [[Tribunale canguro]] a Shanghai ai sensi della legge, accusati di presunto (ma non dimostrato) bombardamento sui civili giapponesi durante l'incursione aerea. Gli otto avieri vennero privati di qualsiasi difesa e, nonostante la mancanza di prove legittime, vennero trovati colpevoli di partecipare a operazioni militari aeree contro il Giappone. Cinque delle otto sentenze vennero commutate in ergastolo; gli altri tre piloti vennero portati in un cimitero fuori Shanghai, dove vennero [[Fucilazione|fucilati]] il 14 ottobre 1942.
 
L'applicazione della legge sugli "aviatori nemici" contribuì alla morte di centinaia di aviatori alleati durante la Guerra del Pacifico. Si stima che circa 132 aviatori alleati abbattuti durante i [[Raid aerei sul Giappone]] nel 1944-1945 vennero sommariamente giustiziati dopo brevi processi canguro o [[Corti marziali]]. I militari giapponesi imperiali deliberatamente uccisero 33 aviatori americani a Fukuoka, {{CN|tra cui uno di quindici anni}}, che vennero decapitati poco dopo l'intenzione del governo di annunciare la resa il 15 agosto 1945. Alcuni civili uccisero anche loro alcuni aviatori alleati prima che i militari giapponesi arrivassero per prendere gli aviatori in custodia. Altri 94 avieri morirono per altre cause mentre erano in custodia giapponese, tra cui 52 che vennero uccisi quando furono deliberatamente abbandonati in prigione durante il [[Bombardamenti di Tokyo|Bombardamento di Tokyo]] il 24-25 maggio 1945.