Giacomo Puccini: differenze tra le versioni

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Le sue prime composizioni erano radicate nella tradizione dell'opera italiana del tardo XIX secolo. Tuttavia, successivamente, Puccini sviluppò con successo il suo lavoro in una direzione personale, includendo alcuni temi propri del [[Verismo (musica)|Verismo]] musicale, un certo gusto per l'esotismo e studiando l'opera di [[Richard Wagner]] sia sotto il profilo armonico che orchestrale e per l'uso della tecnica del ''[[leitmotiv]]''. Ricevette la formazione musicale presso il [[Conservatorio Giuseppe Verdi (Milano)|conservatorio di Milano]], sotto la guida di maestri come [[Antonio Bazzini]] e [[Amilcare Ponchielli]], dove fece amicizia con [[Pietro Mascagni]].
 
Le opere più famose di Puccini, considerate di repertorio per i maggiori teatri del mondo, sono ''[[La bohème]]'' (1896), ''[[Tosca (opera)|Tosca]]'' (1900), ''[[Madama Butterfly]]'' (1904) e ''[[Turandot]]'' (1926). Di quest'ultima, il compositore non riuscì a completare la partitura, poiché si spense stroncato da un [[tumore]] alla gola poco prima di terminare le ultime pagine (il Maestro era un forte fumatore). L'opera fu poi completata con finali diversi: quello di [[Franco Alfano (musicista)|Franco Alfano]] (il primo, coevo alla prima assoluta ed ancor oggi più eseguito); successivamente nel XXI secolo per opera di [[Luciano Berio]], abbastanza rappresentato. Non mancano altre proposte e studi di nuovi completamenti.
 
== Biografia ==
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La messa funebre si tenne nella chiesa di Sainte-Marie a Bruxelles e subito dopo la salma fu portata in treno a Milano per la cerimonia ufficiale che si tenne nel [[Duomo di Milano]] il 3 dicembre. In tale occasione, Toscanini condusse l'[[Orchestra del Teatro alla Scala]] nell'esecuzione del ''requiem'' tratto da ''Edgar''.<ref name="cita|Budden, 2005|p. 457"/> Inizialmente il corpo di Puccini venne deposto nella cappella privata della famiglia Toscanini, ma due anni più tardi venne traslata, su suggerimento di Elvira, nella cappella della [[Villa Puccini|villa di Torre del Lago]], dove venne sepolta anch'essa.<ref>{{cita|Budden, 2005|p. 458}}.</ref>
 
Le ultime due scene di ''Turandot'', di cui non rimaneva che un abbozzo musicale discontinuo, furono completate da [[Franco Alfano]] sotto la supervisione di [[Arturo Toscanini]]; ma la sera della prima rappresentazione lo stesso Toscanini interruppe l'esecuzione sull'ultima nota della partitura pucciniana, ossia dopo il corteo funebre che segue la morte di Liù<ref>[http://www.ilgiornale.it/news/flauto-magico-e-turandot-laddio-massonico-dei-fratelli.html Enrico Silvestri, "Flauto magico" e "Turandot", l'addio massonico dei "fratelli" Mozart e Puccini"], su Il Giornale.it del 4.4.2011</ref>.
 
== Personalità artistica ==
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* ''[[La rondine]]'', libretto di [[Giuseppe Adami]] (in 3 atti – prima rappresentazione all'[[Opéra di Monte Carlo]], 27 marzo [[1917]])
* ''[[Il trittico]]'': ''[[Il tabarro]]'', libretto di Giuseppe Adami, ''[[Suor Angelica]]'', ''[[Gianni Schicchi]]'', libretto di [[Giovacchino Forzano]] (prima rappresentazione al Metropolitan Opera di New York, 14 dicembre [[1918]])
* ''[[Turandot]]'', libretto di [[Renato Simoni]] e Giuseppe Adami (in 3 atti – incompiuta alla morte di Puccini, completata da [[Franco Alfano]]: prima rappresentazione al Teatro alla Scala di Milano il 25 aprile [[1926]] e diretta da [[Arturo Toscanini]])
 
== Note ==