Correggio (pittore): differenze tra le versioni

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L'artista, che vi lavorò dal [[1520]] al [[1524]] circa, decorò l'abside e la [[cupola di San Giovanni a Parma|cupola]]. Oggi resta la decorazione della cupola, con la ''Visione di san Giovanni'', il tamburo, i pennacchi e il [[fregio di San Giovanni a Parma|fregio]], mentre dell'''[[Incoronazione della Vergine (Correggio)|Incoronazione della Vergine]]'', già nella calotta dell'abside, ne rimane solo un frammento nella [[Galleria Nazionale di Parma]].
 
Nella straordinaria cupola usò lo sfondato, cioè simula un cielo aperto con le monumentali figure degli apostoli a fare da corona, seguendo il perimetro della cupola, al Cristo sospeso a mezz'aria. L'eliminazione di ogni elemento architettonico e il tono cromatico forte e violento accrescono la suggestione della scena<ref name=Bio/>. A differenza della tradizione quattrocentesca, la decorazione appare libera da partiture architettoniche e organizzata per essere guardata da due distinti punti di vista: quello che avevano i fratimonaci benedettini, riuniti nel coro (i soli a cui era dato di vedere la figura di San Giovanni), e quello dei fedeli nella navata. In questo, l'opera si impone come uno dei più originali e riusciti esperimenti illusionistici della pittura del Cinquecento<ref name=S>[http://www.correggioarthome.it/SchedaOpera.jsp?idDocumentoArchivio=2535 Scheda in Correggio Art Home]</ref>.
 
L'abilità a gestire le figure in scorcio, quella che era allora considerata una delle più ardite difficoltà dell'arte e che il Correggio aveva già indagato negli ovati della [[Camera di San Paolo]], trovò nell'architettura di nuvole degli affreschi di San Giovanni la sua prima compiuta espressione<ref name=S/>.