Incidente di Thomas Mantell: differenze tra le versioni

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==Cronologia degli avvenimenti==
Il 7 gennaio [[1948]], alle ore 13.00, a [[Maysville (Kentucky)|Maysville]], nel [[Kentucky]], molte decine di persone videro un oggetto circolare che emanava una luce rossa, sorvolare la città<ref>Roberto Giacobbo, ''Atlante dei misteri'', Giunti Editore</ref>. Dall'aeroporto militare di Fort Knox alle 13.45 si sollevò una squadra composta da quattro aerei jet da caccia [[North American P-51 Mustang|F-51]], guidata dal capitano Thomas Mantell, per inseguire l'oggetto. Alle 15.15 Mantell comunicò di trovarsi a 6.000 metri e di vedere un oggetto metallico di grandi dimensioni, che dopo avere aumentato la velocità era sparito dietro una nube. Dato che gli aerei non avevano riserve di ossigeno per un volo ad alta quota, gli altri piloti (tra cui i sottotenenti Hammond e Clements) decisero di rientrare, mentre Mantell decise di continuare la ricerca lasciando la squadriglia per inseguirlo. Dopo pochi minuti disse alla torre di controllo:<br />
''"«Mi sto avvicinando per dare un'occhiata. È proprio davanti, sopra di me e si muove ad una velocità pari alla metà della mia. Sembra un veivolo gigantesco, senza ali. Sto salendo e se non riuscirò ad avvicinarmi, abbandonerò l'inseguimento."''»<br />
Quindi si persero i contatti con l'aereo di Mantell. Alle 15.40 il colonnello Hix, comandante della base, fece decollare due aerei per cercare Mantell. Alle 17.00 i resti dell'aereo del capitano furono trovati nei pressi della città di [[Franklin (Kentucky)|Franklin]], sparpagliati su una superficie di 800 metri quadrati. Fu trovato anche il corpo del capitano, con l'orologio che si era fermato alle 15.19. Fu recuperata la strumentazione di bordo, che indicò che l'aereo si era spinto fino ad un'altezza di 9.000 metri.